PescaAgri-Cia: ripartire dal Feampa per rilancio pesca e acquacoltura
Il convegno organizzato nella sede nazionale di via Fortuny, a conclusione del Pnt 2022-2024
È dalle misure del “Fondo Europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura” (Feampa 2021-2027) che nei prossimi anni la blu-economy dovrà cogliere le più importanti opportunità per rilanciarsi. È quanto emerso mercoledì 9 ottobre, nel corso del convegno organizzato da PescAgri-Cia e Cia nella sede nazionale di via Mariano Fortuny a Roma.
L’appuntamento arriva in occasione della conclusione del PNT Pesca e Acquacoltura 2022-2024 ed è l’ultimo di una serie di eventi sul territorio nazionale organizzati da PescAgri, l’associazione dei pescatori Italiani, promossa da Cia-Agricoltori Italiani per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell'acquacoltura.
I molteplici aspetti che governano il mondo della pesca e della relativa filiera ittica impongono un continuo aggiornamento sia agli operatori in senso stretto della pesca sia a chi ricopre mansioni di programmazione, gestione e controllo del settore. Con le sue molteplici attività (corsi di formazione, eventi promozionali e seminari dedicati a professionisti del settore), “PescAgri” è andata incontro a queste esigenze, ponendosi come obiettivo il rilancio del comparto, frenato in questi anni da troppi ostacoli amministrativi e difficoltà burocratiche.
Rosa Fiore, coord per il ministero della commissione politiche CPA per settore pesca e acquacoltura, ha messo in evidenza “la necessità di operare strategicamente sulle 3 “i” di imprenditorialità, inventiva e innovazione, affinché il settore possa crescere e affermarsi. Bisogna adoperarsi, in primis, per la crescita delle capacità imprenditoriale, stimolando un forte ricambio generazionale. Si deve, inoltre, lavorare sulla formazione e mettere in campo capacità prospettiche per potere stare al passo con la doppia sfida della competitività e del climate change. Sull’innovazione è compito delle istituzioni fare in modo che questa sia sistematizzata e avvenga un suo proficuo incontro con il mondo dell’imprenditoria, per arrivare ad innovazioni sia di processo che di prodotto.
Marilena Fusco, segretario nazionale PescAgri-Cia: “Con la programmazione Feampa si dà un sostegno a tutti gli operatori, sia della pesca sia dell’acquacoltura. Compito di PescAgri è di acccompagnare il settore a fare le scelte giuste, combinando in maniera sapiente i mezzi che abbiamo
Nel proprio intervento, Rosa Giovanna Castagna, presidente nazionale di PescAgri-Cia, ha ricordato che "L'associazione è nata con l'obiettivo di rilanciare le imprese di acquacoltura in Italia, perché abbiamo un'eccessiva importazione di prodotto dall’estero. Essendo la domanda di pescato di qualità altissima, dobbiamo essere in grado di sfruttare il fatto che l'Italia conta oltre 8000 km di costa, promuovendo l’acquacoltura, seguendo i principi di tutela della biodiversità e dell’ambiente. come richiesto dalle politiche europee”.
“Il comparto agroittico è strategicamente rilevante per il settore primario -l’Italia è al terzo posto in Europa per l’acquacoltura e al secondo per la pesca- con una funzione culturale e sociale, espressa dalla sana gestione di ambiente e territorio, sia nelle parti costiere che in quelle lagunari della Penisola”. Così il presidente Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che ha ricordato l’importanza di un’associazione come PescAgri dentro la compagine Cia, sottolineando la vicinanza fra agricoltura e pesca, laddove sono molti gli operatori di questo settore a essere in possesso di un fascicolo agricolo. "C’è carenza di imprenditorialità nel settore, c’è bisogno di ricambio generazionale -ha concluso Fini-, ma questo può esserci solo se ci sono prospettivi di reddito. È fondamentale che ora si mettano a sistema tutte le risorse che il territorio riesce ad esprimere per accompagnare e rafforzare la crescita della blue economy".