08 Luglio 2019

Xylella: allarme incendi in Salento

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Non solo per il caldo torrido, ci sono anche gesti dolosi

Allarme incendi nel Salento. Nell’ultimo fine settimana decine di ettari di uliveto sono stati divorati dalle fiamme causate per lo più dallo stato di abbandono in cui versano i terreni colpiti da Xylella e da una burocrazia troppo lenta.

A denunciarlo Italia Olivicola, che chiede a Regione e Governo di accelerare l’attuazione della legge sulle emergenze agricole recentemente approvata per consentire agli olivicoltori della zona infetta di poter ricevere sia le autorizzazioni agli espianti, sia i finanziamenti destinati a coprire il mancato reddito e le spese sostenute per i dolorosi interventi.

“Gli alberi millenari che si trasformano in pochi minuti in torce sono un colpo al cuore -commenta il presidente Gennaro Sicolo-. Immagini strazianti che fanno male e che testimoniano come ancora non si stia facendo abbastanza per tutelare ciò che ci è stato tramandato da secoli”.

Gli incendi si ripetono in varie zone del Salento e sarà sempre peggio, perché nel deserto provocato dalla Xylella bastano poche sterpaglie, in fiamme a causa del caldo estivo, per provocare una tragedia ambientale di proporzioni enormi.

“Xylella fa rima con abbandono, disastro economico e paesaggistico, disperazione -evidenzia il presidente di Italia Olivicola-. Disperazione che porta a gesti estremi, perché si registrano anche pochi casi isolati di incendi dolosi vuti ai costi insostenibili delle eradicazioni (quando arrivano in tempo le autorizzazioni) troppo elevati rispetto ai ricavi della legna da vendere successivamente. È un disastro, siamo chiamati tutti ad impegnarci per fermare questa peste e provare a salvare l’economia olivicola italiana e il nostro paesaggio millenario”.