Vino: fissati i termini per fermentazione e rifermentazione
Su decreto ok Conferenza Stato-Regioni. Mipaaf conferma sostanzialmente previsioni dei precedenti
Passato in Conferenza Stato-Regioni il decreto ministeriale che, nell'ambito della Campagna viticola 2020-2021, stabilisce i termini per i processi di fermentazioni e le rifermentazioni in deroga al normale periodo di vendemmia.
E', dunque, fissata al 30 giugno la scadenza per le fermentazioni e rifermentazioni dei vini a denominazione di origine e indicazione geografica con le menzioni "passito", "vin santo", "vendemmia tardiva" oppure che facciano ricorso a uve appassite o stramature, nonché per i mosti di uve parzialmente fermentati con sovrapressione. Stesso termine anche per i procedimenti (fermentazione e rifermentazione) relativi ai vini senza denominazione di origine e indicazione geografica, quali i vini ottenuti da uve appassite o quelli per i quali il processo di vinificazione avviene in contenitori di terracotta o altre tipologie di recipienti riempiti di uva pigiata unitamente in bucce.
Per il vino DO Colli di Conegliano "Torchiato di Fregona", infine, la data ultima per il procedimento è fissata al 31 agosto.
Come spiegato dal sottosegretario L'Abbate: "Il decreto ottempera a una specifica disposizione del Testo Unico sul vino. Come ogni anno il Mipaaf individua con un proprio provvedimento, d'intesa con le Regioni, le tipologie di particolari vini per le quali possa essere consentitala fermentazione o la rifermentazione oltre il termine ultimo del 31 dicembre. Abbiamo sostanzialmente confermato le previsioni dei precedenti decreti ministeriali che hanno normato la materia in passato, dando continuità al lavoro portato avanti dal Ministero a tutela delle produzioni di qualità del Paese".