22 Dicembre 2003
Vicenda Parmalat: migliaia di produttori di latte rischiano il tracollo. Il governo deve intervenire e aprire un confronto con le parti interessate
Una dichiarazione del presidente della Cia Massimo Pacetti
"La vicenda Parmalat ha assunto ormai dimensioni gravi e complesse e rischia di avere conseguenze pesanti sia per i lavoratori dipendenti che per i produttori di latte che vivono un momento di grande incertezza e preoccupazione. E' indispensabile, quindi, che il governo apra al più presto un confronto tra tutte le parti interessate. Gli oltre 5 mila allevatori, che conferiscono latte all'azienda di Collecchio, hanno ad oggi una esposizione che supera abbondantemente i 100 milioni di euro". E' quanto ha affermato Il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Massimo Pacetti.
Il presidente della Cia ha sottolineato l'esigenza che "si intervenga con estrema decisione affinché i produttori di latte non subiscano ulteriori danni e si trovino le opportune soluzioni per liquidare le loro spettanze. Attualmente la Parmalat acquista circa il 10 per cento della produzione lattiera italiana e ciò fa comprendere la gravità del problema che oggi vivono gli allevatori. Bisogna intervenire, altrimenti migliaia di imprese che hanno investito in qualità rischiano il tracollo".
Pacetti ha aggiunto che "vanno valutati con attenzione interventi nel coinvolgimento degli imprenditori e delle banche nelle operazioni di ristrutturazione, anche azionaria, degli asset di Parmalat da parte di soggetti italiani, sia privati che cooperativi. A questo punto vorremmo sapere che cosa s'intende fare''.
"In ogni caso -ha concluso il presidente della Cia- occorrerà seguire un percorso molto attento e preciso, che passi attraverso la costituzione di un tavolo al quale partecipino governo, sindacati ed imprenditori".