07 Ottobre 2024 | None

Vendemmia: Cia Reggio Emilia, annata ottima per qualità. Produzione in ripresa

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"Siamo molto soddisfatti" il commento nel primo bilancio sulla raccolta 2024 da parte del presidente regionale Catellani

“Una vendemmia ottima per qualità e con produzione in ripresa: siamo molto soddisfatti”. Parole di Lorenzo Catellani, presidente Cia-Agricoltori Italiani Reggio Emilia, che fa un primo bilancio sulla raccolta dell’uva, in chiusura in questi giorni, nel territorio reggiano.

"La vendemmia 2024 -entra nel dettaglio- è iniziata con leggero anticipo rispetto alla media: subito dopo Ferragosto, con le uve bianche della fascia collinare destinate alle produzioni di base spumante. E poi è proseguita con le rosse come Ancellotta e Lambruschi sull’intero territorio".

La situazione da un punto di vista produttivo non può che essere positiva: “La qualità è ottima: la primavera piovosa ha infatti evitato stress idrici, come avvenuto invece negli anni precedenti. Le uve sono sane, i grappoli belli e abbondanti, la gradazione in linea con le aspettative".

La vendemmia 2024 fa segnare un successo importante per il nostro Paese: anche grazie al crollo della Francia (-18%), l’Italia conquista il primato produttivo mondiale con 41 milioni gli ettolitri stimati. E anche la produzione reggiana è positiva: “E’ in incremento rispetto al 2023, quando erano stati superati i 1.160.000 quintali di uve pigiate: un risultato positivo -rimarca Catellani-. Gli effetti dei cambiamenti climatici - con periodi di estrema siccità alternati ad altri di grande piovosità, al proliferare di nuovi insetti e fitopatie - hanno risparmiato questa estate gran parte del territorio reggiano, anche se la grandine ha colpito alcune aree fortunatamente ristrette. Ma rappresentano una spada di Damocle sempre presente sulla testa degli imprenditori agricoli. Ricordiamo che gli effetti dei cambiamenti climatici sul vino si erano visti pesantemente l’anno scorso quando - a causa del lungo periodo di caldo e siccità - la produzione era addirittura crollata del 9,8% rispetto all’anno precedente. E il calo si era fatto sentire negli altri prodotti dei campi”.

Catellani rivela poi che Cia è tra le organizzazioni agricole aderenti alla campagna europea a sostegno della Dichiarazione VITÆVINO che mira a tutelare la cultura vitivinicola e valorizzare la convivialità. Il vino è molto più di una semplice bevanda: “Simbolo della tradizione e della cultura millenaria dell’Europa, ricopre un profondo ruolo antropologico e storico nella formazione delle società. Da sempre legato alla convivialità, rappresenta un elemento fondante del patrimonio culturale e contribuisce in modo determinante all’economia rurale europea”.

La Dichiarazione invita gli appassionati di vino, i professionisti del settore e i rappresentanti politici a sostenere il vino quale simbolo di convivialità e a riconoscere la sua importanza a livello socioeconomico e per lo sviluppo delle aree rurali. L’attività del comparto vitivinicolo “risulta infatti determinante per la conservazione di queste aree, sostenendo la tutela e la resilienza ambientale e il coinvolgimento delle comunità”.

Gli amanti e i sostenitori del vino in Europa e nel mondo possono sostenere la Dichiarazione, disponibile in più lingue, sottoscrivendola sul sito www.vitaevino.org.