10 Ottobre 2012
Vandana Shiva presenta il rapporto "la libertà dei semi". Le imprenditrici dell'Associazione Donne in Campo protagoniste
Il seme non è solo la fonte della vita. E' il fondamento stesso del nostro essere. Per milioni di anni, i semi si sono evoluti liberamente, per darci la diversità e la ricchezza della vita sul nostro pianeta. Per migliaia di anni gli agricoltori, soprattutto donne, hanno fatto evolvere e riprodurre i semi liberamente, in collaborazione tra loro e con la natura, per aumentare ulteriormente la diversità che la natura ci ha dato adattandola alle esigenze delle diverse culture. La biodiversità e la diversità culturale si sono modellate influenzandosi reciprocamente.
Per difendere tutto questo e per difendere il diritto degli agricoltori a coltivare, custodire e scambiare le proprie sementi si è reso necessario unire le forze delle centinaia di comunità, reti, organizzazioni e milioni di custodi e difensori che in tutto il mondo stanno salvando i semi, lavorando per proteggerli e mantenerli liberi.
L'Associazione Donne in Campo le cui agricoltrici svolgono spontaneamente questo lavoro di difesa e scambio dei semi, ha partecipato alla costruzione del Rapporto Globale dei Cittadini sui semi locali presentato ieri a Roma presso la Città dell'Altra economia da Vandana Shiva.
Barbara Gobbi, Laura Farolfi, Lia Zanotelli, Valeria Reggiani, Roberta Maccioni, Angela Tommasi, Elena Spinsanti, Alba Gasparet sono alcune delle imprenditrici Donne in Campo presenti nel Rapporto che descrive la loro attività di protettrici di semi insieme a quella di altre associazioni impegnate in questo senso.
La vicepresidente nazionale Donne in Campo Maria Annunziata Bizzarri, intervenendo all'iniziativa, ha presentato l'Associazione Donne in Campo ai partecipanti e l'esperienza e l'impegno delle imprenditrici ricordando come la difesa della biodiversità sia un impegno riguardo il quale le donne manifestano una particolare attenzione e sensibilità.