07 Dicembre 2006

Vacanze: per il ponte dell'Immacolata gli agriturismi fanno il pieno. E per le feste si conferma la ripresa trainata dagli stranieri

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Anche per le prossime festività di fine anno l'agriturismo conferma il suo momento d'oro. Un primo assaggio si avrà, comunque, già da questo week-end che coincide con la Festa dell'Immacolata, durante il quale si prevede un notevole afflusso di presenze. Insomma, dopo la ripresa registrata nella scorsa estate, con una crescita del 6 per cento rispetto al deludente 2005, gli agriturismi italiani, in base alle prenotazioni pervenute, prevedono un nuovo successo soprattutto per Capodanno e per l'Epifania. Rispetto allo scorso anno dovrebbe esserci un incremento tra il 6 e l'8 per cento. E' quanto sottolinea Turismo Verde, l'associazione agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori.
"Saranno, quindi, oltre 600 mila le persone che sceglieranno di trascorrere le feste a contatto con la natura. Una presenza -afferma il presidente di Turismo Verde Walter Trivellizzi- favorita anche dal clima mite e dalla scarsità di neve che ha dirottato molte persone dalle località sciistiche agli agriturismi. Comunque, tutto questo è un'ulteriore conferma del buon andamento che sta registrando il settore e dal fatto che gli italiani, ma anche gli stranieri, scelgono sempre di più la vacanza a contatto con la natura, con i sapori e le tradizioni della nostra cultura contadina. Scelta che premia la qualità delle nostre aziende".
"E proprio gli stranieri -sottolinea Trivellizzi- sono quelli che hanno permesso al settore di riprendere la via dello sviluppo. In estate è stato un vero 'boom estero' (25 per cento delle presenze), con tedeschi in testa seguiti da francesi, spagnoli, statunitensi, olandesi, che per le feste natalizie è destinato a confermarsi".
Secondo Turismo verde, tutte le regioni registrano una crescita di presenze e prenotazioni, a partire dal ponte dell'Immacolata. Le mete più gettonate in Toscana, Umbria, Veneto, Piemonte, Valle d'Aosta, Trentino e Lombardia. Tuttavia, anche nel Sud e nel Centro si registra un aumento delle richieste.
Merito della ripresa dell'agriturismo -rileva Turismo Verde- è da attribuire anche ai prezzi. Sono, infatti, pochi i casi di aziende che hanno ritoccato i listini rispetto allo scorso anno. Sempre vincente il buon rapporto qualità-prezzo: sono proprio gli agriturismi, che hanno saputo leggere le richieste degli ospiti ed hanno investito sulla qualità, ad avere avuto i risultati più positivi in questa ripresa. Una migliore qualità dei servizi significa preferenza nell'utilizzare prodotti certificati, menù che ripropongono le tradizioni culinarie locali, attenzione e cura nell'offrire agli ospiti la possibilità di "vivere" l'azienda ed il territorio, organizzazione di corsi di degustazione e non, che oltre a costituire una ulteriore occasione di intrattenimento per gli ospiti, aiuta le aziende a formare consumatori più consapevoli.
E' cambiata la domanda: anche gli ospiti stranieri -sostiene Turismo Verde- preferiscono la vacanza breve, il week-end lungo, consultando, nel 60 per cento dei casi, le guide on line. E', però, ancora forte il passaparola, che significa premiare quelle aziende che hanno fatto dell'ospitalità una forma di accoglienza attenta, curata e professionale.
L'identikit dell'agriturista
Ha un'età compresa fra i 30 e i 45 anni, si sposta sempre con la famiglia (composta di tre-quattro persone), ha un reddito medio-alto, ha un livello culturale medio, ama la natura e i piatti tipici, soprattutto quelli biologici. Questo l'identikit dell'agriturista italiano che emerge da un'indagine condotta da Turismo Verde, l'associazione della Cia-Confederazione italiana agricoltori, presso un campione di aziende che copre l'intero territorio nazionale.
La scelta di fare una vacanza in un'azienda agrituristica, secondo l'indagine, é dettata principalmente dal desiderio di tranquillità, di contatto con l'ambiente rurale e con il paesaggio, dalla ricerca di prodotti genuini legati alla tradizione italiana.
Dall'indagine si rileva che la scelta agrituristica è dettata dall'accoglienza familiare dell'azienda che è preferita al rapporto impersonale degli alberghi. La vacanza per l'agriturista deve essere svago, riposo, rispetto della natura e riscoperta di vecchi sapori di piatti tipici delle nostre regioni.
Amante della tranquillità rurale e dei buoni cibi genuini é anche l'agriturista straniero. Predilige, sempre secondo l'indagine, le aziende dell'Italia centrale (inglesi e tedeschi, in particolare) e specialmente quelle vicine alle città d'arte e ai luoghi che hanno attrattive culturali (musei, mostre) e religiose (conventi, abbazie), ma anche in zone dove ci sono terme. Quindi, non solo buona tavola e tranquillità. Cultura e aspetti salutistici, specie in questi ultimi anni, hanno cominciato a far breccia. E questo si riscontra pure nell'agriturista italiano.
Il turista straniero ama molto fare passeggiate a cavallo e il relax in piscina, che risulta uno dei servizi più richiesti.
La buona cucina della tradizione italiana, fatta di cibi tipici e genuini che non si trovano nei normali circuiti commerciali, e la tranquillità dell'azienda, dove si ha un clima familiare, restano i motivi principali della scelta agrituristica degli stranieri. I quali sono molto abitudinari e scelgono di trascorrere la vacanza sempre nella stessa azienda.