21 Ottobre 2008
Urge la nuova legge regionale sull'agriturismo in Puglia
Si è tenuta nei giorni scorsi a Bari la riunione di Turismo Verde Puglia -l'associazione della Cia che associa gli operatori agrituristici- alla quale hanno partecipato Giulio Sparascio, presidente regionale dell'associazione agrituristica, Donato Petruzzi, vicepresidente vicario della Cia Puglia, ed il presidente nazionale di Turismo Verde Walter Trivellizzi.
Nel corso dell'incontro è emerso con forza come dopo più di due anni dalla emanazione della nuova legge quadro nazionale (la n° 96/2006) sull'agriturismo la Regione Puglia, nonostante le tante promesse ed i diversi incontri promossi anche da Turismo Verde e dalla Cia Puglia, ancora non sia riuscita ad emanare la nuova legge regionale sull'agriturismo.
Dopo quasi 25 anni dalla legge 34 la realtà agrituristica pugliese è completamente cambiata; la attuale legge, perciò, va assolutamente rivista ed adeguata alle nuove esigenze e diventa, di fatto, estremamente difficile, se non impossibile, per gli operatori agrituristici continuare ad operare con il vecchio quadro normativo.
La nuova legge deve innanzitutto evitare -così come sembra si voglia fare- che figure estranee all'agriturismo entrino nel settore; la nuova legge, inoltre, con le opportune modifiche deve comunque prevedere che l'agriturismo rimanga collegato direttamente all'agricoltura, ormai multifunzionale, in quanto svolge ruoli non solo agricoli ma di difesa del territorio e dell'ambiente.
E' stato fatto appello alla Regione Puglia, dunque, ed in particolare agli assessori regionali Enzo Russo e Massimo Ostillio affinché nei prossimi giorni mettano in atto tutte quelle azioni concertate per arrivare, finalmente, al varo di una nuova e adeguata legge regionale sull'agriturismo.
Nel corso dell'incontro è emerso con forza come dopo più di due anni dalla emanazione della nuova legge quadro nazionale (la n° 96/2006) sull'agriturismo la Regione Puglia, nonostante le tante promesse ed i diversi incontri promossi anche da Turismo Verde e dalla Cia Puglia, ancora non sia riuscita ad emanare la nuova legge regionale sull'agriturismo.
Dopo quasi 25 anni dalla legge 34 la realtà agrituristica pugliese è completamente cambiata; la attuale legge, perciò, va assolutamente rivista ed adeguata alle nuove esigenze e diventa, di fatto, estremamente difficile, se non impossibile, per gli operatori agrituristici continuare ad operare con il vecchio quadro normativo.
La nuova legge deve innanzitutto evitare -così come sembra si voglia fare- che figure estranee all'agriturismo entrino nel settore; la nuova legge, inoltre, con le opportune modifiche deve comunque prevedere che l'agriturismo rimanga collegato direttamente all'agricoltura, ormai multifunzionale, in quanto svolge ruoli non solo agricoli ma di difesa del territorio e dell'ambiente.
E' stato fatto appello alla Regione Puglia, dunque, ed in particolare agli assessori regionali Enzo Russo e Massimo Ostillio affinché nei prossimi giorni mettano in atto tutte quelle azioni concertate per arrivare, finalmente, al varo di una nuova e adeguata legge regionale sull'agriturismo.