Unesco: Turismo Verde-Cia, vince la semplicità in cucina, anche grazie agli agriturismi

La cucina italiana veicolo di cultura. Questo il valore cardine del riconoscimento Unesco che esalta un insieme di saperi non solo culinari, ma anche conviviali e sociali, trasmessi di generazione in generazione su tutto il territorio nazionale. A dirlo è il presidente nazionale di Turismo Verde-Cia, Mario Grillo che aggiunge: "Finalmente premiati i nostri genitori, le nostre nonne e bisnonne che nei momenti difficili della storia del nostro Paese hanno fatto cucina con grande semplicità e con quel poco che si aveva in casa".

Inoltre, Grillo sottolinea: "Celebriamo una vittoria ottenuta anche con il contributo dei nostri 26mila agriturismi che, in questi ultimi 50 anni, hanno lavorato con tanta fatica, orgoglio e passione creando un brand, asset del turismo italiano e invidiato da tutto il mondo. Un nostro vanto, poi, aver promosso gli Agrichef, oggi ambasciatori di cibo sano e di qualità, consapevoli rappresentanti del territorio e responsabili divulgatori della tradizione anche negli istituti alberghieri".

"Oggi la filosofia del 'gettare via' è di sicuro più semplice e più comoda che reinventare una seconda vita per il cibo. Invece -continua Grillo- la storia della cucina, soprattutto quella contadina, ci insegna il rispetto delle stagioni, la salvaguardia della biodiversità, l’uso creativo di materie prime povere e degli avanzi, la cultura dello stare insieme a tavola, di riconoscersi, magari in agriturismo nella sua atmosfera calda e accogliente"