31 Marzo 2022 | None

Ue: sì dalla Commissione a revisione sistema Indicazioni Geografiche

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Si punta a una nuova norma entro fine 2023

Adottato dalla Commissione Ue la proposta di revisione del sistema delle indicazioni geografiche (IG) per il vino, le bevande spiritose e i prodotti agricoli. Obiettivo, rivedere la normativa europea per aumentare la diffusione delle IG in tutta l'Unione e raggiungere un più alto livello di protezione, soprattutto online.

Quanto alle misure, al fine di rafforzare e migliorare l'attuale sistema si prevedono tre azioni chiave. La prima riguarda la procedura di registrazione abbreviata e semplificata. Le diverse norme tecniche e procedurali sulle indicazioni geografiche saranno fuse, dando vita a un'unica procedura di registrazione semplificata per i richiedenti Ue e non Ue. Poiché questa armonizzazione si tradurrà in un tempo più breve, tra la presentazione della domanda e la registrazione si prevede che aumenterà l'attrattiva dei sistemi per i produttori. La seconda azione è, invece, relativa a una maggiore protezione online. Il nuovo quadro aumenterà la protezione delle IG su internet, in particolare per quanto riguarda le vendite tramite piattaforme web e la protezione contro la registrazione e l'uso in malafede delle IG nel sistema dei nomi di dominio. Terza azione con focus su più sostenibilità. Come diretta conseguenza della strategia Farm to Fork, sarà possibile per i produttori valorizzare le loro azioni in materia di sostenibilità sociale, ambientale o economica nei loro disciplinari di produzione, stabilendo i relativi requisiti. Infine, i gruppi di produttori autorizzati. Gli Stati membri dovranno riconoscere i gruppi di produttori delle IG su loro richiesta. Le associazioni riconosciute saranno autorizzate a gestire, far rispettare e sviluppare le loro IG, in particolare avendo accesso alle autorità anti-contraffazione e alle dogane di tutti gli Stati membri.

Inoltre, la proposta riconsidera anche il regime di qualità per le specialità tradizionali garantite e l'uso del termine "prodotto di montagna" come termine facoltativo di qualità.

In linea generale, secondo la proposta, gli Stati membri rimangono responsabili dell'applicazione a livello nazionale, mentre la Commissione ha titolarità su registrazione, modifica e cancellazione di tutte le registrazioni. All'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), invece, viene chiesto il supporto tecnico nel processo di controllo per aiutare ad accelerare le procedure.

Inizia così, con la pubblicazione della proposta di revisione, l’iter legislativo del dossier con l’obiettivo di ottenere una nuova norma entro la fine del 2023. Relatore del dossier per la Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Ue, l'On De Castro.  A oggi, sono 3.458 le denominazioni registrate: 1.624 denominazioni di vini, 1.576 denominazioni di prodotti alimentari e agricoli e 258 bevande spiritose. Il valore di vendita annuale dei prodotti protetti dalle IG è di circa 75 miliardi di euro, e più di un quinto di questo importo deriva dalle esportazioni al di fuori dell'Unione europea.