Ue: Cibo per la mente, regolamento TEA svolta per agricoltura. Ora approvare proposta
Il commento del coordinamento delle associazioni della filiera agroalimentare italiana per l’innovazione nel settore, di cui fa parte anche Cia
È stata presentata dalla Commissione europea la proposta di regolamentazione sulle piante ottenute con alcune Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). Il nuovo regolamento prevede una procedura semplificata per la coltivazione e la commercializzazione delle piante ottenute attraverso queste nuove tecniche che nel 2018 la Corte di Giustizia Europea aveva accomunato agli OGM.
Cibo per la mente, il coordinamento di 15 associazioni della filiera agroalimentare italiana per l’innovazione in agricoltura, di cui fa parte anche Cia-Agricoltori Italiani, accoglie con favore la nuova proposta. “Ci troviamo davanti a un punto di svolta per il nostro settore. La nuova regolamentazione abbraccia finalmente l’approccio scientifico ed evidenzia il ruolo fondamentale che questi strumenti potranno avere per il futuro dell’agricoltura” il commento di Clara Fossato, portavoce di Cibo per la mente.
“La proposta afferma che grazie alle NGTs è possibile sviluppare in modo più rapido e preciso mutazioni che avvengono spontaneamente in natura e ottenere varietà più resistenti alle patologie e alla siccità, più produttive e più sostenibili. La decisione dell’Europa si affianca all’apertura alla sperimentazione in campo delle TEA promossa dal Governo italiano con il DL Siccità, grazie al concreto lavoro della Commissione Agricoltura del Senato presieduta da Luca De Carlo e che conferma l’impegno dell’Italia a favorire la sostenibilità sociale ed economica del settore agricolo” ha dichiarato Clara Fossato.
“Auspichiamo che questa regolamentazione possa essere approvata, con l’obiettivo di garantire agli agricoltori europei la possibilità di fronteggiare con maggiore fiducia le sfide sempre più pressanti della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari, del contrasto alla crisi climatica e nella direzione di un’agricoltura sempre più sostenibile” ha concluso Clara Fossato.