Ue: Cia, importante il rinvio di un anno del Regolamento Deforestazione
Bene Parlamento Ue per più tempo e semplificazione ad agricoltori e allevatori. Costruire insieme fasi applicative
Rinviare di un anno l’entrata in vigore del Regolamento Deforestazione (EUDR) è scelta responsabile e di buon senso, che mostra di ascoltare le esigenze di gradualità nella transizione green e di semplificazione burocratica, ampiamente esposte dal comparto agricolo e allevatoriale. Cia-Agricoltori Italiani accoglie, dunque, con soddisfazione l’ok del Parlamento Ue, arrivato oggi in mini-plenaria, alla proposta della Commissione Ue, già approvata anche in Consiglio, di far slittare al 30 dicembre 2025 l’applicazione delle nuove norme in materia.
Per Cia, visti gli obblighi previsti, è importante agire sugli oneri amministrativi per le imprese. In questa direzione sono positivi gli emendamenti presentati e votati, oggi, dal Parlamento Ue con lo scopo di agevolare l’iter di implementazione. In particolare, propone di introdurre una quarta classe “No risk” che implica per gli operatori rientranti nella categoria "rischio inesistente" il solo bisogno di allinearsi alle disposizioni delle legislazioni nazionali e il fornire, semplicemente, la documentazione pertinente per i prodotti che rientrano nel Regolamento. Inoltre, si chiede anche di prevedere un ulteriore posticipo dell’EUDR in caso di ulteriori anomalie nel sistema informatico.
Con il favore del Parlamento agli emendamenti, sarà ora necessario -precisa Cia- un negoziato interistituzionale con il Consiglio e la Commissione Ue, al fine di concludere la procedura legislativa. Ѐ fondamentale un accordo tre le Istituzioni prima di fine anno per la conferma definitiva del posticipo di 12 mesi dell’applicazione del Regolamento, che altrimenti entrerebbe in vigore a partire dal 31 dicembre 2024. Cia continuerà a monitorare e intervenire per costruire insieme al comparto le fasi applicative, perché la deforestazione rappresenti un’occasione di crescita per tutti e non una scure sull’agricoltura.