Turismo Verde ad AgrieTour 2018
Agriturismi e agrichef Cia protagonisti di sfide e dibattiti
Se c'è una tappa immancabile per Turismo Verde, quella è l'AgrieTour 2018, il Salone Nazionale dell'Agriturismo e dell'Agricoltura multifunzionale, protagonista da sempre nella città di Arezzo. Ed è qui che sono tornati anche quest'anno, esattamente il 15 e 16 novembre, i cuochi contadini di Cia-Agricoltori Italiani.
Tra occasioni di formazione, approfondimento e confronto, per Turismo Verde, due gli eventi in agenda e con al centro la promozione del turismo in campagna, dell'agriturismo italiano e del made in Italy. A far da testimonial sempre i piatti, cui il Salone dedica come di consueto il "Campionato della Cucina", la sfida a suon di portate e primo appuntamento per gli agrichef Cia. Sebbene per la prima volta senza vittoria, hanno raccontato il meglio della cucina regionale: le "polpette all'uovo e qualazzi saltati" del siciliano '"Agriturismo Bergi" (PA); il "pollo in tecia con fagioli in umido e polentina" della vicentina "Villa Corona" (VI); il "riso di valle, zucca violina e salsiccia di mora romagnola" di "Palazzo Manzoni" azienda agricola nel cuore di San Zaccaria (Ravenna) e la "pastiera di farro della beneventana "Collina Roseto".
Spazio poi al confronto. Ad inaugurare la nuova edizione di AgrieTour il dibattito dedicato al ruolo delle imprese agrituristiche nella valorizzazione del territorio e nella proposta di un'offerta che abbia valenza non solo locale, ma anche nazionale, integrando programmazioni, percorsi e tematiche da Nord a Sud Italia. A parlarne per Turismo Verde Cia, il suo direttore nazionale, Tommaso Buffa.
Dopo i saluti di Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiera e Congressi e la relazione iniziale di Carlo Hausmann, assessore all'Agricoltura della Regione Lazio, Buffa ha fatto il punto sull'unicità della tavola in agriturismo. Tre i principali elementi distintivi: l'origine e la storia del luogo, perché spesso la sala di ristorazione è il frutto di ristrutturazione e recupero di edifici e spazi rurali, mantenendo la struttura autentica; il contesto, perché in agriturismo l’atmosfera è tale da incoraggia la convivialità, il distacco dai ritmi serrati della città, il recupero di benessere personale, alimentare e ambientale; la figura dell'agrichef, lanciata da Cia-Agricoltori Italiani. Agrichef che è prima contadino, poi cuoco, in grado di preservare i frutti della terra e guidare nella degustazione, raccontando il processo produttivo dal campo alla tavola, tra materie prime e tradizioni regionali, stagionalità, piatti tipici e saperi antichi.