12 Dicembre 2025

Tavolo Verde: Cia Piemonte, Regione convochi Stati generali del vino

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Il presidente Carenini: "Serve un confronto sulla strategia complessiva del comparto"

"Torniamo a chiedere a gran voce che la Regione Piemonte convochi gli Stati generali del vino. Avevamo lanciato l’allarme all’inizio dell’estate, quando il peggioramento della situazione era già evidente: oggi quella scelta mancata pesa come un macigno". Così il presidente regionale di Cia-Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, al Tavolo verde della Regione Piemonte, questa mattina a Torino, rilancia con forza l’appello all’apertura immediata di un confronto pubblico sul futuro del comparto vitivinicolo piemontese, così come richiesto anche dal Tavolo vitivinicolo dell’Organizzazione agricola.

Carenini ricorda come la prima sollecitazione fosse arrivata “in tempi non sospetti”, con l’obiettivo di anticipare le criticità che oggi si presentano in tutta la loro gravità: "Le nostre richieste sono state al momento disattese dalla politica -sottolinea-, mentre il settore vitivinicolo piemontese è sempre più stretto fra eccedenze di magazzino, difficoltà di mercato, impatti del cambiamento climatico e un clima mediatico che alimenta narrative distorte sul vino".

Per Cia Piemonte, la convocazione degli Stati generali non è più rimandabile: "Servono risposte immediate per la gestione delle giacenze, ma serve soprattutto una visione strategica che guardi ai prossimi anni", spiega Carenini, richiamando la necessità di una nuova programmazione produttiva, anche valutando -con adeguate garanzie per i giovani agricoltori- il blocco temporaneo dei nuovi impianti.

Il presidente ribadisce che il settore deve affrontare con trasparenza e coraggio i nodi strutturali: "Non possiamo rischiare una spirale produttiva dalle conseguenze disastrose. Dobbiamo interrogarci sul ruolo e sulle scelte di tutti gli attori della filiera, partendo anche dalle nostre stesse Organizzazioni".

A pesare è anche la pressione comunicativa esterna: "Il vino è bersaglio di campagne di criminalizzazione infondate. Non possiamo permettere che piccole palle di neve diventino una valanga: dobbiamo reagire e farlo insieme».

Da qui l’appello finale: "Non serve andare in piazza, la questione va affrontata con criteri scientifici, economici e di strategia complessiva. Produttori, Consorzi, industria, cooperative e decisori politici devono sedersi allo stesso tavolo senza ulteriori rinvii -conclude Carenini-. La convocazione degli Stati generali del vino è una necessità urgente: o agiamo adesso, o rischiamo di compromettere il futuro del comparto piemontese".

 


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