29 Agosto 2019

Tabacco: torna la coltivazione nel Centro Italia

#piante #agricoltura #territorio
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Il progetto al via a Rieti con l’Università di Perugia. In corso coltura sperimentale

La coltivazione del tabacco torna nella Piana Reatina. A lanciare l’idea che è già un progetto avviato, il Cigar Club “Umbilicus Italiae” e più esattamente il suo presidente, l'ingegnere Vincenzo Cardellini. Sviluppata insieme a giovani imprenditori e professionisti locali, l'iniziativa ha poi trovato il sostegno e la supervisione tecnico-scientifica dell'Università di Perugia - Centro Appenninico del Terminillo “C. Jucci” e il patrocinio della CCIAA di Rieti.

L’obiettivo è quello di reintrodurre la coltivazione del tabacco, di specie Kentucky, nella piana reatina così come già si faceva fino agli anni '50 nella zona di confine con l'Umbria per la successiva produzione di Sigari a foggia italica (comunemente detti Toscani ndr).

Per ora, dopo una prima fase di studio di fattibilità e preparazione, è in corso una coltura sperimentale presso il Centro Appenninico del Terminillo “Carlo Jucci” dell’Università di Perugia diretto dal Prof. Marco Fornaciari Da Passano. Già il prossimo anno si prevedono ulteriori impianti di sperimentazione varietale e tutta la parte di start-up di impresa, aggregazione e prima formazione dei produttori nonché la progettazione e realizzazione del centro di “cura” per la trasformazione del prodotto.

Il lungo lavoro di studio di fattibilità che ha portato a coordinare i numerosi soggetti interessati al progetto, è durato molti mesi. La prima raccolta è prevista per la fine di settembre e solo dopo la fase di essiccazione si avranno i primi responsi sulla reale qualità della produzione ottenuta che a tutt’oggi lascia comunque ben sperare.

Il settore del Sigaro, compresa anche la produzione di beni correlati, negli ultimi anni sta portando nuovi investimenti nel mondo del Tabacco, anche a fronte della liberalizzazione della produzione prima prerogativa del Monopolio di Stato e la necessità di materie prime nazionali e locali “di terroire” di alta qualità stanno rivitalizzando anche il settore agricolo.

La Compagnia Sabina Tabacchi punta a realizzare in futuro una filiera del tabacco nella pianura di Rieti, dalla coltivazione alla cura/essiccazione, per la successiva manifattura di prodotti di nicchia di alta qualità, biologici, come attualmente il mercato del fumo lento sempre di più richiede.

I mercati internazionali iniziano ad avere sempre più attenzione per i sigari di tabacco Kentucky a foggia italica in alternativa ai classici “Cubani”, trainati dalla tradizione del “Made in Italy” oltre alla fama enogastronomica del nostro paese. Un mercato, quello internazionale, di alta gamma che potrebbe pertanto portare ulteriore valore aggiunto ad una produzione come quella ipotizzata ed in fase di studio.