23 Settembre 2021 | None

Tabacco: BAT Italia investe per ridurre il gap digitale del settore

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Cia tra i partner del progetto innovativo. Obiettivo accompagnare i produttori verso la transizione verde

“A Greener Tomorrow Digital Project”. Questo il nome dell’innovativo progetto pilota presentato a Napoli da British American Tobacco Italia, in collaborazione con la startup campana JustOneEarth e l’organizzazione di produttori di tabacco Italtab. Partner Cia-Agricoltori Italiani e Confagricoltura. Tutti insieme con un obiettivo: sviluppare la digitalizzazione dei processi produttivi nel settore tabacchicolo, riducendo così l’impatto ambientale delle coltivazioni.

Il progetto nasce per rispondere all’esigenza di integrare soluzioni digitali per favorire la transizione green della filiera del tabacco. Esigenza che risulta chiaramente dallo studio «La filiera tabacchicola di BAT Italia e la sfida di a greener tomorrow» - il primo sul tema - realizzato dal think tank Competere.eu: sebbene le aziende si stiano evolvendo in termini di rispetto ambientale, sono ancora molto indietro dal punto di vista della digitalizzazione.

Lo studio comprende una survey nella quale sono state coinvolte 115 imprese agricole, attraverso cui sono stati raccolti dati relativi a una serie di indicatori ambientali: dalla gestione delle risorse idriche alla gestione sostenibile del suolo, dai consumi energetici ai rifiuti, dalle emissioni di gas serra alle emissioni di ammoniaca. Sebbene emerga uno standard soddisfacente rispetto ad alcune pratiche agronomiche, come la gestione del suolo (il 63,5% degli intervistati ha avviato azioni su questo fronte) e delle risorse idriche (98%), allo stesso tempo si registra la necessità di un cambio di passo rispetto alla voce “innovazione per la sostenibilità ambientale”. Meno del 15% delle aziende agricole ha, infatti, avviato processi di meccanizzazione e automazione per le varie fasi produttive, solo il 4% dichiara di utilizzare robot e droni e solo il 7% ricorre a sistemi di monitoraggio e mappatura delle colture. Dati sostanzialmente in linea con quelli dell’agricoltura nel suo insieme, ma che confermano gli ampi margini di miglioramento del comparto.

Da queste evidenze si muove quindi l’impegno di BAT Italia ad accompagnare gli agricoltori verso più elevati standard di innovazione tecnologica e rispetto dell’ambiente nella coltivazione del tabacco. Per farlo si è rivolta alla start up JustOnEarth, che mette a disposizione il suo sistema di intelligenza artificiale per la decodifica dei dati raccolti dai satelliti “Sentinel” dell’Agenzia Spaziale Europea, e a Italtab, l’organizzazione di produttori di tabacco che riunisce 400 imprese agricole e 10.000 addetti tra Campania, Toscana, Umbria e Veneto, che ha coinvolto per la fase sperimentale il 30% dei suoi terreni.

Prendendo nota, attraverso il monitoraggio satellitare, di numerosi elementi come variazioni climatiche, percentuale di umidità nell’aria e sul suolo, stato di salute, esposizione e localizzazione della pianta, JustOneEarth è in grado di suggerire in tempo reale procedure di innaffiatura e concimazione più eco-sostenibili, riducendo drasticamente l’utilizzo di acqua, nitrati di azoto e fitofarmaci. Tutto in linea con le più recenti strategie elaborate a livello comunitario, come il Green Deal e la nuova Pac, fortemente incentrate sul tema della riduzione dell’impatto ambientale della produzione agricola al fine di raggiungere elevati standard di sostenibilità ambientale.

Le informazioni, raccolte e rielaborate dall’algoritmo sviluppato dalla start up, saranno fruibili da tutti gli agricoltori attraverso una web app (unfuturomigliore.net), a cui potranno accedere per ridefinire in maniera più sostenibile le procedure di coltivazione. Gli agricoltori potranno, inoltre, fornire feedback personali, contribuendo così al miglioramento della metodologia di monitoraggio.

Dalla survey di Competere.ue emerge anche un altro aspetto: l’assenza di strumenti di sostegno alla tabacchicoltura per migliorare i propri standard ambientali. Gli associati Italtab considerano, infatti, insufficienti (61,7%) o appena sufficienti (38,3%) gli incentivi pubblici erogati dalle Istituzioni competenti, e il 96,5% degli intervistati sarebbe molto stimolato ad investire in sostenibilità in presenza di maggiori incentivi.

L’investimento di BAT Italia per una maggiore sostenibilità ambientale nella coltivazione del tabacco va nella giusta direzione, che è quella di non lasciare soli gli agricoltori nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di sostenibilità che pone il Green Deal -dichiara Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-. Questo vale ancora di più per gli addetti del settore tabacchicolo, che negli ultimi anni si sono dovuti misurare con la contrazione dei volumi di produzione e con l’incertezza dei programmi di acquisto. Gli investimenti degli attori economici della filiera non sono sufficienti. La politica di concerto con gli operatori del settore può trovare soluzioni appropriate per un comparto che da reddito e lavoro a decine di migliaia di operatori”.

Nello studio sono, infine, presenti anche diverse proposte di policy. Tra queste, l’istituzione di un tavolo di lavoro al Mipaaf sulla transizione ecologica dell’agricoltura italiana, l’elaborazione di politiche di sostegno diretto alle imprese della filiera tabacchicola, a partire da strumenti come il PNRR e la Pac, e l’intervento su condizioni di contesto, come la frammentazione fiscale nel settore del tabacco, che darebbero stabilità pluriennale al comparto, aumentando la propensione degli imprenditori agricoli agli investimenti in sostenibilità ambientale.

“Per BAT il futuro migliore è più verde, più consapevole, più equo e innovativo -sostiene Roberta Palazzetti, presidente e AD BAT Italia e Area Director per il Sud Europa - In questa strategia si inserisce il nostro impegno per un’agricoltura più sostenibile, basata su occupazione di qualità, tutela dell’ambiente e innovazione. Con questo progetto, che interessa una filiera numericamente consistente e geograficamente distribuita su più territori, diamo il nostro contributo alla transizione ecologica dell’agricoltura italiana, portando nei processi di coltivazione dei nostri produttori uno strumento tecnologico all’avanguardia e di immediato impatto positivo da un punto di vista ambientale”.

Il progetto è un esempio concreto di come le nuove tecnologie e la digitalizzazione possano giocare un ruolo chiave per favorire la transizione green di questa, così come di altre filiere del settore primario - evidenzia Gian Marco Centinaio, sottosegretario alle Politiche agricole-. L’obiettivo è garantire una sostenibilità che non sia solo ambientale, ma anche economica e sociale. Il nostro impegno va nella direzione di sostenere la filiera tabacchicola e di tutelare qualità e occupazione che sono punti di forza del Made in Italy, in un’ottica sempre più verde”.