03 Dicembre 2024 | None

Suolo: Cia, situazione drammatica. Sempre più urgente legge contro il consumo

#suolo #agricoltura #territorio
Condividi

Il presidente Fini sul rapporto Ispra: “Norma non più rinviabile, cementificazione danneggia agricoltura e tenuta territori”

L’Italia continua a perdere terreno per colpa di una cementificazione dissennata e pericolosa che distrugge l’agricoltura e compromette la tenuta dei territori. Per questo, una legge nazionale contro il consumo di suolo oggi non è più rinviabile. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, in merito ai nuovi dati diffusi dall’Ispra nel rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, che segnalano nel 2023 un ulteriore aumento del fenomeno: 20 ettari bruciati ogni 24 ore, sopra la media decennale; un costo da 400 milioni di euro l’anno per la riduzione dell’effetto spugna dei terreni; un totale di 21.578 chilometri quadrati occupati da cemento, asfalto o altre coperture artificiali, dei quali l’88% su suolo utile.

“La situazione è drammatica -ribadisce Fini-. La cementificazione selvaggia non fa che rendere il nostro Paese sempre più vulnerabile e non ce lo possiamo permettere. Cia torna a chiedere con urgenza l’approvazione di una legge sul consumo di suolo, da anni ferma in Parlamento tra ‘stop and go’ e continue sollecitazioni”.

“Solo con una normativa chiara ed efficace in materia -continua Fini- si può tutelare una risorsa fondamentale per gli agricoltori e le aree interne, base delle produzioni agricole e fonte di reddito per le comunità rurali, ma anche un patrimonio unico per tutti i cittadini, perché un suolo fertile è l’argine più prezioso contro l’inquinamento e il dissesto idrogeologico”.