28 Aprile 2008
Sulle nostre tavole sempre meno frutta e verdura, ma all'estero è boom del "made in Italy": export più 11,3 per cento
rileva che nel 2007 i consumi domestici ortofrutticoli sono scesi del 2,8 per cento rispetto al 2006 (meno 2,5 per cento la frutta e meno 4,2 per cento gli ortaggi). E' exploit per le esportazioni: oltre confine prodotti per un valore di 3 miliardi e 366 milioni di euro. Le importazioni sono scese dello 0,4 per cento. Un saldo attivo di oltre un miliardo di euro.
Gli italiani mangiano sempre meno frutta e verdura (i consumi domestici sono scesi, rispettivamente, nel 2007 del 2,5 per cento e del 4,2 per cento), ma all'estero il "made in Italy" continua ad essere apprezzato: nello scorso anno le esportazioni ortofrutticole sono aumentate, per un valore dell'11,3 per cento, mentre le importazioni sono scese dello 0,4 per cento. Il saldo export-import è stato di oltre un miliardo di euro, con un incremento del 52 per cento rispetto al 2006. E' quanto rileva la Cia-Confederazione italiana agricoltori la quale evidenzia le due facce della stessa medaglia. Da una parte la vitalità del settore sulle piazze internazionali, dall'altra le difficoltà che si riscontrano nel mercato interno, dovute anche ai pesanti rincari al dettaglio che si sono registrati nell'ultimo anno e che hanno contribuito al "taglio" dei consumi.
sottolinea che nel 2007 sono stati spediti oltre confine prodotti ortofrutticoli per un valore complessivo di 3 miliardi e 366 milioni di euro. Un vero exploit si è avuto per gli agrumi (più 17,5 per cento), per la frutta secca (più 17,8 per cento) e per la frutta fresca (più 12,9 per cento). Molto bene anche i legumi e gli ortaggi che hanno messo a segno una crescita pari al 7,7 per cento.
Per quanto riguarda le singole produzioni -rileva la Cia- si è avuto, oltre alla consistente crescita dell'export di agrumi, un positivo andamento specialmente per kiwi, uva da tavola, mele, pere, cavolfiori, broccoli e patate. Mentre tra i mercati esteri che hanno fatto registrare gli incrementi più significativi per il "made in Italy" spiccano gli Usa, la Germania, la Russia e il Regno Unito.
Nello specifico -segnala la Cia- le esportazioni di legumi e di ortaggi sono state, in valore, di circa 870 milioni di euro, quelle di agrumi di 135 milioni di euro, quelle di frutta fresca di circa 2 miliardi di euro e quelle di frutta secca di 272 milioni di euro.
Le importazioni, sempre in valore, sono state di oltre 2 miliardi e 340 milioni di euro. Tra esse spiccano i legumi e gli ortaggi (più 5,5 per cento) e gli agrumi (più 16 per cento), mentre crollano quelle di frutta secca (mano 14,3 per cento).
Di diverso tenore il trend dei consumi domestici nazionali che proseguono la loro discesa. Complessivamente il settore dell'ortofrutta -afferma la Cia- ha avuto un calo del 2,8 per cento. L' unico segmento che evidenzia una domanda in crescita è quello degli ortaggi di IV e V gamma con un aumento che è risultato pari al 2,5 per cento.
Export ortofrutticoli nel 2007
Prodotti
Var % rispetto al 2006
Legumi e ortaggi
+7,7
Agrumi
+17,5
Frutta fresca
+12,9
Frutta secca
+17,8
Consumi in Italia di frutta e verdura nel 2007
Prodotti
Var. % rispetto al 2006
Frutta fresca
-2,5
Ortaggi freschi
-4,2
Ortaggi IV e V gamma
+2,5
Ortaggi surgelati
+1,7
Ortaggi in scatola
-1,6