23 Gennaio 2015
Staffetta generazionale alla Cia di Ferrara. Stefano Calderoni, 33 anni, ex assessore all'Agricoltura, è il nuovo presidente provinciale
Staffetta generazionale alla presidenza della Cia di Ferrara. Stefano Calderoni, 33 anni, ex assessore provinciale all'Agricoltura e imprenditore agricolo -conduce un'azienda agricola a indirizzo orticolo a Mesola- è stato eletto alla guida dell'organizzazione nel corso dell'assemblea provinciale che si è tenuta il 22 gennaio. Va a occupare il ruolo ricoperto da Lorenzo Boldrini per oltre tre anni.
L'assemblea ha scelto il nuovo presidente con voto unanime e ora Calderoni avrà il compito di guidare l'associazione per i prossimi quattro anni. Ad aprire i lavori dell'assemblea è stato proprio il presidente uscente che ha deciso, appunto, di cedere il passo a una nuova generazione di agricoltori e dirigenti. "Non un atto di discontinuità -spiega Boldrini- ma una vera e propria staffetta all'insegna della collaborazione, che punta a dare un nuovo volto all'associazione ed è il simbolo di quel ricambio generazionale necessario in tutto il settore".
Calderoni ha poi delineato la sua linea programmatica a sostegno delle imprese agricole e parlato di agricoltura e territorio come bene comune, un patrimonio da sostenere e valorizzare. "Ci sono alcuni nodi urgenti di cui dobbiamo occuparci al più presto -ha detto il neo presidente- per dare un futuro all'agricoltura e alle imprese. Innanzitutto la tutela del reddito agricolo con la creazione di piattaforme commerciali specifiche e distintive per i diversi prodotti, al fine di raggiungere più facilmente e in maniera remunerativa i mercati esteri. Poi c'è una profonda esigenza di ricambio generazionale e di una imprenditorialità specializzata che vada verso colture ad alto valore aggiunto. Importante -ha aggiunto- anche l'equilibrio tra spazio rurale e spazio urbano che non può imporre decisioni e scelte alle campagne. Voglio inoltre promuovere fortemente un tipo di agricoltura a 'km etico', un vero e proprio patto qualitativo e commerciale tra aziende e consumatori che va oltre il km 0 e il concetto di vendita diretta prossimale".
A seguito dell'elezione del presidente, nella seconda parte dell'assemblea provinciale, si è parlato della nuova politica economico-sindacale della Cia "Il territorio come destino", una nuova fase strategica di rilancio e innovazione per l'agricoltura e gli agricoltori, ampiamente argomentata da Antonio Dosi, vicepresidente nazionale e presidente di Cia Emilia Romagna.
Presenti al convegno molte voci del mondo istituzionale, accademico e associativo a partire da Tiziano Tagliani, nella doppia veste di sindaco di Ferrara e presidente provinciale; Mauro Giannattasio, segretario generale della Camera di Commercio di Ferrara; Pier Carlo Scaramagli, coordinatore di Agrinsieme; Marcella Zappaterra, neo eletta consigliere per la Regione Emilia Romagna e Maria Teresa Bertuzzi, senatrice della Repubblica.
Le conclusioni sono state affidate a Dino Scanavino, presidente nazionale della Cia, che nell'augurare a Calderoni quattro anni di lavoro intenso e produttivo, ha sottolineato: "Gli agricoltori stanno dando, ogni giorno, un reale contributo alla ripresa economica, nonostante i molti problemi come la fiscalità e l'andamento climatico anomalo, la difficoltà di fare reddito. Ecco perché la loro identità, la loro capacità di produrre cibo presente e futura e dunque il loro 'destino' e quello del territorio non è solo loro, ma è di tutti".