Siccità: Fao, innovazioni agricole per invertire marcia
Giornata mondiale per lotta a desertificazione. Centinaio: in Italia 900 mln per riammodernare settore irriguo
"Sfruttare il potenziale delle innovazioni agricole, siano esse semplici soluzioni o tecnologie satellitari, aiuterà a impedire che la siccità si traduca in carestia ed esodi forzati e ad invertire la marcia della desertificazione". Questo il messaggio del direttore generale Fao, José Graziano da Silva, in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, all'apertura a Roma del 2° Seminario internazionale dedicato.
Ad oggi, infatti, oltre l'80% dei danni e delle perdite a seguito della siccità è stato assorbito dagli agricoltori e dal settore agricolo, con una delle cause principali dell'aumento della fame negli ultimi tre anni è stata El Niño, che ha provocato gravi siccità lungo la costa orientale dell'Africa. Ogni anno il mondo perde 24 miliardi di tonnellate di suolo e, nei Paesi in via di sviluppo, ogni anno il degrado delle terre aride riduce il prodotto interno dell'8%.
"Questi trend vanno cambiati con la massima urgenza -ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.- Proteggere e risanare la terra, quindi usarla meglio, può ridurre gli esodi forzati, migliorare la sicurezza alimentare e dare impulso alla crescita economica. Può inoltre aiutarci a gestire l'emergenza climatica globale".
Per far fronte alla siccità e invertire la marcia della desertificazione, oltre alle tecnologie geospaziali, gli agricoltori possono sfruttare anche soluzioni molto semplici. A tal proposito tra gli esempi citati da De Silva, il progetto Un milione di cisterne per la conservazione dell'acqua piovana. Inoltre, nella regione del Sahel, la FAO e altri partner sostengono l'Unione Africana per creare la Grande Muraglia Verde, un'iniziativa pioneristica in Africa per combattere il degrado del suolo, la desertificazione e la siccità. Il piano è quello di circondare il Sahara con un ampio tappeto di vegetazione, alberi e cespugli, al fine di rendere verde e proteggere il paesaggio agricolo, impedendo l'avanzare del deserto. Una misura che sta aiutando ad arrestare la desertificazione, tra le principali cause dei crescenti conflitti tra pastori e agricoltori.
Lo sviluppo di applicazioni e portali innovativi può, inoltre, rendere disponibili agli agricoltori informazioni direttamente accessibili e fruibili. La Fao supporta i Paesi nel sensibilizzare e creare capacità su questi strumenti per rafforzare pratiche agricole resilienti. Presentata, infatti, dalla Fao, la nuova versione di WaPOR, un database open-access che sfrutta dati satellitari in tempo reale per monitorare la produttività della terra e dell'acqua in Africa e nel Vicino Oriente. I dati di WaPOR, introdotto per la prima volta nel 2017, aiutano politici e agricoltori a prendere decisioni informate per prepararsi al meglio alla siccità e incrementare la produzione agricola con un minore consumo di acqua. La versione 2.0 aggiornata offre un'avanzata metodologia e copre altri tre Paesi con dati con una risoluzione di 100 metri: Iraq, Sudan e Niger. Con le recenti aggiunte, il numero dei Paesi coperti da questa risoluzione è passato da 18 a 21. Il governo olandese ha stanziato 2,5 milioni di dollari per l'ulteriore sviluppo del database di WaPOR e la sua diffusione in altre aree geografiche nel biennio 2019-2020.
Infine, la Fao e la New Development Bank (NDB) hanno concordato di intensificare gli sforzi congiunti per aiutare i Paesi a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con particolare attenzione alla salvaguardia delle risorse idriche e del suolo e alla lotta alla desertificazione. L'accordo è stato firmato dal Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva e dal Presidente della Banca di Sviluppo, Kundapur Vaman Kamath. Il memorandum d'intesa faciliterà una maggiore collaborazione in aree di interesse reciproco, tra cui alimentazione e agricoltura, infrastrutture agricole e rurali, sviluppo rurale sostenibile, monitoraggio degli investimenti e degli OSS relativi al settore idrico.
"Quanto all'Italia -interviene il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio su twitter- nell'ultimo anno abbiamo investito oltre 900 milioni per riammodernare il settore irriguo e per fronteggiare concretamente i problemi di siccità e carenza idrica che danneggiano il nostro settore agricolo e la competitività del Made in Italy agroalimentare" .