05 Settembre 2022

Siccità: Cia Padova, danni per almeno 300 milioni. In arrivo primi ristori

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Giù le rese del mais (-90%) della soia (-60%) e delle olive dei Colli (-50%)

Un’annata agraria da bollino nero. A causa della perdurante siccità registrata da marzo in poi in provincia di Padova, gran parte delle colture – su tutti i seminativi – hanno subìto danni ingentissimi, come dimostrano le ultime rilevazioni dei tecnici Cia direttamente “sul campo”. A dirlo, infatti, è la stessa organizzazione presente sul territorio che specifica: nel Cittadellese e nel Camposampierese la resa del mais ha toccato quota -90% rispetto al 2021, mentre nella Bassa e nei Colli -70%. Giù pure la soia: si stima una perdita del 60%, tanto nella Bassa che nell’Alta, e la produzione di olive degli Euganei (-50%).

I vigneti della Bassa e dei Colli - continua la nota- scontano fino ad un -30% di produzione. Gli ortaggi hanno subìto perdite tra il 10% e il 20%. In totale, il valore delle minori rese si aggira sui 300 milioni di euro, puntualizza Cia Padova: e il calcolo è eseguito al ribasso. Al fine di ristorare, almeno in parte, le aziende agricole colpite da tale calamità, il Governo ha messo a disposizione la dotazione finanziaria “Fondo di solidarietà nazionale, interventi indennizzatori”, per un importo complessivo (a livello nazionale) di 200 milioni di euro per l’anno in corso. Di questi, 40 milioni di euro sono riservati agli anticipi, proprio in una logica di intervento immediato.

Cia Padova stima che in provincia giungeranno circa 5 milioni di euro a fondo perduto. Potranno ottenere tali ristori tutte quelle imprese agricole che “al verificarsi dell’evento avverso non beneficiavano della copertura recata da polizze assicurative a fronte del rischio siccità”. Il fondo stesso, precisa Cia Padova, “è finalizzato alla ripresa dell’attività economica e produttiva”.

“Lo scorso 4 luglio -sottolinea il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini- il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per le Regioni che ricadono nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi Orientali”. Fra le zone interessate, appunto, il padovano.

“Il Fondo di solidarietà nazionale da 200 milioni di euro verrà erogato previa delimitazione territoriale da parte della Regione Veneto delle zone danneggiate -spiega lo stesso Antonini-. Da qui il nostro lavoro di mappatura che prende in considerazione tutte quelle colture, e relative aree di coltivazione, fortemente disastrate da una siccità record”. Per quanto riguarda i trasferimenti veri e propri, continua il direttore, “ci auguriamo che gli enti competenti provvedano velocemente. Gli imprenditori agricoli non sono nelle condizioni di attendere un giorno in più. Tra aumenti dei costi dell’energia e delle materie prime agricole, in molti stanno portando avanti la propria attività con estrema difficoltà. Questo contributo -conclude- rappresenta una goccia in mezzo ad un mare in tempesta, chiediamo dei sostegni maggiormente consistenti. Proseguiremo nel portare le istanze delle aziende agricole in tutte le sedi opportune”.

Tabella riepilogativa

Zona Coltura danneggiata Danno da siccità rispetto alla superficie totale

Bassa Mais 70%

Bassa Soia 50% - 60%

Bassa Bietola 35%

Bassa Vigneto 30%

Bassa Ortaggi 10% - 20%

Bassa Frutteto 20% - 30%

Colli Mais 70%

Colli Soia 50% - 60%

Colli Bietola 20% - 30%

Colli Vigneto 20% - 30%

Colli Olivo 40% - 50%

Camposampierese Mais 70% - 90%

Camposampierese Soia 50% - 60%

Camposampierese Bietola 20% - 30%

Camposampierese Ortaggi 10% - 20%

Camposampierese Vigneto 10% - 20%

Cittadellese Mais 70% - 90%

Cittadellese Soia 40% - 50%

Cittadellese Prato 20% - 30%

Elaborazione dati Cia Padova