10 Dicembre 2013

Roberto Barbero è il nuovo presidente provinciale della Cia di Torino

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Il VI Congresso provinciale del Confederazione italiana agricoltori ha eletto Roberto Barbero nuovo presidente provinciale, al termine dei lavori svoltisi ieri mattina nella sala "Simona Chiara" della sede provinciale Cia di Torino.
Imprenditore agricolo e perito agrotecnico di 47 anni, Roberto Barbero gestisce insieme alla famiglia l'azienda di famiglia "Barbero S.s.a.", localizzata in frazione Viotto di Scalenghe, che si caratterizza per una spiccata vocazione nelle produzioni orticole a pieno campo e in serra, distribuite sui 10 ettari di superficie.
Barbero è iscritto alla Confederazione italiana agricoltori dal 2007. Nel 2010 è entrato a far parte della Giunta provinciale con il ruolo di Vice presidente vicario, ricoperto fino ad oggi, ed è diventato membro della Direzione regionale. L'adesione alla Cia è maturata dopo una militanza personale ventennale e una storia familiare vissuta all'interno di Coldiretti e conclusasi nel 2007. Associazione per la quale ha ricoperto l'incarico di responsabile del Servizio salariati della provincia di Torino.
L'Assemblea elettiva provinciale di Torino si è svolta nell'ambito del percorso congressuale che la Confederazione italiana agricoltori sta compiendo a livello territoriale in preparazione della VI Assemblea elettiva nazionale (26-28 febbraio 2014).
L'assise ha visto la partecipazione di 64 delegati, designati nel corso di cinque Assemblee di zona, in rappresentanza delle 3.000 aziende associate alla Confederazione, espressione del 25 per cento dei coltivatori diretti e del 35% dei datori di lavoro agricoli di tutto il Torinese. I delegati sono stati chiamati a scegliere il successore di Lodovico Actis Perinetto, presidente provinciale uscente alla guida dell'organizzazione dal 1989, e a discutere ed emendare il documento nazionale "Più agricoltura per nutrire il mondo e più reddito agli agricoltori".
Nella sua relazione introduttiva, il presidente uscente Perinetto ha sostenuto che "siamo cresciuti perchè sappiamo parlare il linguaggio degli agricoltori".
Actis Perinetto ha fatto anche un breve excursus dei principali problemi di politica agraria, sottolineando il fatto che per uno sviluppo sostenibile serve un'agricoltura in grado di assicurare un reddito adeguato ed equo alle imprese agricole. No quindi ad una certa ecologia modaiola ed estremista.
Il presidente uscente ha posto anche l'accento sul problema della proliferazione degli ungulati che sta portando all'esasperazione gli agricoltori. "Quella dei cinghiali -ha sottolineato- è diventata una vera emergenza per il nostro territorio, non solo per le colture agricole, distrutte dal loro passaggio, ma anche per la sicurezza degli automobilisti".
"Oggi la Confederazione italiana agricoltori -ha dichiarato il neoeletto presidente Roberto Barbero- incomincia a Torino la scrittura di una pagina nuova per continuare nella costruzione di una grande organizzazione fatta dagli agricoltori per la tutela di altri agricoltori. La nostra categoria è spesso bersaglio di vessazioni burocratiche e fiscali da parte di legislatori poco attenti alle esigenze del settore primario, contro le quali non abbiamo mai mancato di far sentire forte e chiara la nostra voce. Intendiamo rivendicare con orgoglio la centralità del nostro lavoro come bene comune al servizio dell'intera collettività, perché noi agricoltori rappresentiamo un settore che continua a produrre reddito e occupazione, a creare buon cibo, a presidiare il territorio e a difendere l'ambiente".
Barbero è poi intervenuto sulla mobilitazione torinese messa in atto dal movimento dei "forconi. "Manifestazioni come quella messa in scena a Torino dal movimento dei 'forconi' -ha precisato Barbero- non possono rappresentare la risposta a una situazione di disagio e insoddisfazione sempre più diffusa. Il blocco delle attività del Caat e della libera circolazione delle merci, se dovesse perdurare anche nei prossimi giorni, rappresenterebbe, per le aziende agricole e per l'indotto di famiglie e lavoratori che vi ruota attorno, un gravissimo danno economico a causa della deperibilità delle merci e al mancato rispetto degli impegni contrattuali connessi alla consegna dei prodotti ortofrutticoli. Auspichiamo quindi che i promotori della mobilitazione sottopongano le proprie rivendicazioni in maniera pacifica alle Istituzioni nelle sedi competenti ma chiediamo a tutti di adottare responsabilità per evitare di danneggiare con le proprie azioni di lotta altri soggetti già gravemente colpiti dalla crisi".
Temi al centro della VI Assemblea elettiva nazionale e del corrispondente appuntamento provinciale sono il percorso per avvicinare maggiormente l'Associazione al cittadino e la tutela del lavoro agricolo e del reddito degli agricoltori in un'epoca di grandi mutamenti. Proprio relativamente a quest'ultimo punto la Cia torinese si distingue da tempo, nell'ambito della definizione della nuova Pac 2014-2020, per la battaglia affinché i pagamenti diretti previsti dai programmi europei siano destinati esclusivamente agli agricoltori attivi. Un profilo che spetta ai singoli Stati membri perimetrare sul proprio territorio nazionale ma che, secondo la Cia torinese, dovrebbe includere solamente chi vive di agricoltura, traendo reddito e creando ricchezza per il territorio. Un'interpretazione restrittiva che permetterebbe l'accesso ai pagamenti solo ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali, escludendo gli hobbisti e molti altri soggetti che negli ultimi anni ne hanno beneficiato.
Al termine del Congresso, la nuova Direzione provinciale si è riunita per nominare la Giunta che affiancherà il presidente Barbero nella guida dell'organizzazione durante il suo mandato. Ne fanno parte:
Pierangelo Cena – Vicepresidente vicario. Deleghe a agriturismo, vendite dirette, manifestazioni, organizzazione e formazione. Titolare agriturismo "Montebarco", Carmagnola;
Claudio Rivoira – Vicepresidente. Deleghe a montagna e vitivinicolo – Titolare azienda agricola "Claudio Rivoira", Bricherasio;
Sergio Ferraro – Delega a florovivaismo. Azienda agricola "Garden Center Floricoltura", Piobesi Torinese.
Davide Rosso – Deleghe a zootecnia, cereali, Pac e amministrazione – Titolare Azienda agricola "Cascina Colombaro", Scalenghe;
Lucia Dentis – Deleghe a "associazioni di persone" e sicurezza – Titolare Azienda agricola "Cascina Grange Scott", Torino.
Sono membri di diritto della Giunta i presidenti provinciali delle associazioni Anp, Agia e Donne in Campo.