19 Luglio 2019 | None

Riparte "E!State Liberi!", in campo sui terreni confiscati con Libera e Cia

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Tornano i progetti di impegno e formazione contro tutte le mafie

Oltre 50 località coinvolte in 13 regioni italiane, dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Calabria alla Liguria, dalla Puglia all’Umbria. Riparte "E!State Liberi!" con i suoi campi di impegno e formazione sui beni confiscati promossi da Libera.

Il progetto, che può contare ogni anno sul sostegno di Cia-Agricoltori Italiani, è finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei partecipanti sui temi dell'antimafia sociale e alla conoscenza dei territori coinvolti, attraverso una settimana di vita di campo, immersi in esperienze di impegno sociale e approfondimento.

Se da un lato "E!State Liberi!" si delinea come una manifestazione di fondamentale importanza per le realtà che gestiscono beni confiscati e sequestrati, dall'altro lato i veri protagonisti sono le migliaia di giovani e adulti, che ogni estate decidono volontariamente di dedicare una settimana delle proprie vacanze ad accompagnare il quotidiano impegno di cooperative sociali e associazioni nelle reti territoriali dell'antimafia sociale.

Diverse le tipologie dei campi: per singoli, per gruppi, per minorenni, per famiglie, campi tematici e campi aziendali.

"Ripartire dall’agricoltura per proporre un modello alternativo alla logica mafiosa -spiega il presidente nazionale Cia, Dino Scanavino-. Questo è uno dei tanti meriti di Libera: dimostrare che ciò che la criminalità organizzata ha sottratto alla collettività può essere restituito alla società civile e può creare, attraverso il lavoro sui beni confiscati, nuove opportunità di crescita e di formazione, prima di tutto per i giovani".