12 Giugno 2003
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Riforma della Pac: l'Italia ha le capacità e le potenzialità per svolgere un ruolo di primo piano
Riforma della Pac: l'Italia ha le capacità e le potenzialità per svolgere un ruolo di primo piano."Nella difficile trattativa in corso a Lussemburgo per la riforma della Politica agricola comunitaria l'Italia ha le capacità e le potenzialità per svolgere un ruolo di primo piano, superando un eventuale blocco determinato dall'accordo franco-tedesco sia sulle risorse che sui tempi di attuazione. E ottenere risultati che garantiscano le produzioni nazionali e un equilibrato uso degli strumenti indicati nella riforma Fischler".E' quanto ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Massimo Pacetti, alla guida della delegazione confederale presente a Lussemburgo e che ha indicato, in particolare, la necessità di una tutela delle produzioni mediterranee che vanno meglio definite poiché nella proposta di compromesso ci sono ancora poche certezze.Per quanto riguarda gli strumenti, secondo il presidente della Cia, le aperture nei confronti di un disaccoppiamento parziale e verticale potranno soddisfare le esigenze del grano duro, delle carni bovine e del riso. "La degressività -ha detto- può essere concepita laddove serva a garantire il futuro dell'Ocm olio d'oliva e degli altri Ocm mediterranei. Comunque, per l'olio d'oliva la Commissione Ue deve impegnarsi entro ottobre a definire la proposta di riforma dell'Ocm, precisando gli impegni fino da oggi".Pacetti ha sostenuto che ogni sforzo negoziale dovrà tendere ad una posizione di forza dell'Unione europea nella trattativa in sede Wto. "Va evitata -ha rilevato- l'ipotesi che a Cancun sia rimessa in discussione la riforma e siano formulate ulteriori concessioni".Concludendo, il presidente della Cia ha ribadito che la riforma che scaturirà dai negoziati dovrà garantire un'agricoltura orientata al mercato, alla qualità delle produzioni ed alla tutela dei consumatori. "Saranno questi gli elementi distintivi che ci sembrano importanti per la definizione di un positivo negoziato. In ogni caso, è necessario che la trattativa si concluda prima del prossimo vertice di Salonicco".