02 Marzo 2011

"Residui di potatura, una possibile soluzione": incontro della Cia Puglia con la partecipazione dell'assessore regionale Stefàno

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"Residui di potatura, una possibile soluzione": è stato il tema di un incontro pubblico svoltosi lunedì 28 febbraio, organizzato dal comune di Cisternino (Brindisi) e dalla Confederazione italiana agricoltori di Puglia, che ha visto la partecipazione di oltre 200 agricoltori e addetti ai lavori. A conferma di quanto sentito sia l'argomento ed in particolare il problema dei residui di potatura, a seguito della cui bruciatura lo scorso anno le forze dell'ordine aprirono dei procedimenti penali a carico di ignari agricoltori colpevoli di svolgere una pratica millenaria: la bruciatura dei residui di potatura di olivo e di vite.
"Un problema -così come ha sottolineato il vicepresidente provinciale della Cia di Brindisi Giannicola D'Amico che ha moderato l'incontro- che deve essere risolto e che deve diventare anche una opportunità per gli agricoltori".
Non a caso l'incontro in questione si è svolto a Cisternino dove proprio l'Amministrazione comunale -da sempra attente al mondo agricolo e alle tematiche ambientali (Cisternino è uno dei pochi comuni in Italia ad essere stato insignito del premio "Bandiera Verde Agricoltura")- ha presentato il progetto "Bioenergia", nell'ambito del programma di finanziamento Poi Energia "Bando piccoli Comuni". Un progetto "esemplare e dimostrativo", in quanto, utilizza più tecnologie avanzate in maniera congiunta per soddisfare il fabbisogno energetico di 5 edifici (tre scuole, il palazzetto ed il nuovo cinema teatro) di proprietà pubblica. L'impianto alimentato dalle biomasse agricole locali (principalmente residui di potatura), produrrà principalmente calore nel periodo invernale per tutte e 5 le strutture, e freddo nel periodo estivo (attraverso una macchina, l'assorbitore, in grado di trasformare il calore in freddo) per il solo cinema teatro.
"Chiediamo alla Regione Puglia di concedere una deroga ai nostri agricoltori che consenta loro la bruciatura dei residui di potatura in attesa che questo progetto venga realizzato": ha evidenziato nel suo intervento introduttivo il sindaco di Cisternino Mario Luigi Convertini.
A presentare tale progetto, poi, sono intervenuti l'assessore comunale all'ambiente Daniela Zizzi, ed il membro della commissione regionale Energie del Wwf Italia Roberto Zizzi che ha evidenziato la validità, anche sotto l'aspetto ambientale, di un simile impianto.
A presentare le ultime novità in materia di ambiente e rifiuti e soprattutto relativamente al problema della bruciatura dei residui di potatura è stato l'agronomo Cosimo Cavallo del Servizio sviluppo agricolo della Regione Puglia, che ha evidenziato come al momento la bruciatura dei residui di potatura in campo non è consentita.
I residui di potatura e l'attuale normativa a dir poco restrittiva che non permette la bruciatura -pratica che viene eseguita da millenni nelle campagne pugliesi- continuano, dunque, a rappresentare un serio problema per il mondo agricolo e per la Cia che da anni sta seguendo attentamente la questione per cercare di risolverla.
"I residui di potatura -ha evidenziato nel suo intervento il vicepresidente regionale della Cia Puglia Donato Petruzzi- da un po' di tempo sono diventati un grande peso per l'olivicoltura e la vitivinicoltura pugliese. Il fatto che non si possono più bruciare in pieno campo necessita di trovare soluzioni alternative, che bisognerà trovare anche in favore di uno sviluppo economico e ambientale sostenibile. Nel frattempo però in attesa di trovare soluzioni alternative e definitive bisognerà evitare che chi brucia residui in pieno campo non sia penalizzato e trattato come un criminale. Nell'aprile 2010, a seguito dell'impegno della Cia Puglia che sollecitò l'allora assessore regionale all'ecologia Onofrio Introna, ci fu la promulgazione di una delibera della Giunta regionale che sostanzialmente si limitò a istituire un tavolo tecnico che doveva cercare di risolvere il problema, in sostanza i sindaci avrebbero potuto autorizzare la bruciatura dei residui di potatura nel momento in cui si era in presenza di fitopatie. Il tavolo si riunì una sola volta, poi non se ne fece più nulla. Sia il Comune di Cisternino che la Cia Puglia stanno lavorando per cercare di mettere su piccoli impianti per produrre energia pulita, perché siamo fermamente convinti che gli agricoltori devono essere i protagonisti principali della produzione delle energie rinnovabili". "Nessuno pensa che -ha continuato Petruzzi -per l'eternità si possa continuare a bruciare in piena campagna residui di potatura; laddove è possibile già i residui vengono imballati o triturati in pieno campo. Ma ci sono moltissime aree della Puglia, dove per diverse situazioni, come gli altissimi costi, la notevole distanza da eventuali impianti di biomasse, situazioni di carattere orografico (vedi alcune zone della Valle d'Itria, dove le macchine non possono nemmeno andare sui terrazzamenti) rende impossibile l'alternativa alla bruciatura dei residui di potatura in pieno campo. Una pratica questa che per la verità, per storia e per cultura si è sempre praticata da millenni. Del resto se i residui di potatura sono così pericolosi bruciarli, allora in Puglia si dovrebbe vietare anche l'utilizzo dei caminetti, dei forni a legna e classificare la legna anch'essa rifiuto agricolo. Pertanto non necessariamente dobbiamo continuare a bruciare i residui di potatura, ma abbiamo bisogno di avere gli strumenti alternativi, che purtroppo oggi non abbiamo ma che ci ripromettiamo di impegnarci a realizzare; soprattutto perché crediamo che questa sarà l'energia del futuro".
"Peraltro -ha concluso Petruzzi- ad aggravare la situazione in particolare per gli oliveti secolari di Puglia da qualche anno si assiste a prezzi delle olive e olio bassissimi, per cui in alcune zone le olive non vengono più raccolte, e ci troviamo anche di fronte a patologie come la "lebbra dell'olivo" che quest'anno ha colpito moltissime aree della Puglia e in particolare il Salento, e per combattere la quale gli alberi devono essere immediatamente potati se pur con altissimi costi e i residui devono essere immediatamente bruciati".
A concludere l'incontro è stato l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno che ha assunto tre impegni: reiterare la delibera di giunta regionale del 2010 per permettere la bruciatura dei residui di potatura nelle aree colpite dalla lebbra dell'olivo, istituire un tavolo di concertazione con l'assessorato regionale all'ambiente per discutere e risolvere definitivamente la questione, e condividere pienamente il progetto di Bionergia presentato dal Comune di Cisternino.