25 Ottobre 2010

Quote latte: è una partita che va chiusa in modo definitivo

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"Bisogna mettere una volta per tutte la parola fine alla vicenda quote latte. Già c'è stato un 'colpo di mano' che ha permesso una proroga per il pagamento delle multe al 31 dicembre prossimo. Ora basta. C'è una legge dello Stato che va rispettata. Per questo ribadiamo la nostra contrarietà a riaprire, come è stato ventilato da notizie di agenzia di stampa, i termini di adesione alla sanatoria prevista della legge 33. Ciò significherebbe provocare ulteriori intralci e difficoltà. Chi doveva pagare aveva tutto il tempo per farlo. Non possiamo rimettere in gioco il tutto per pochi splafonatori, che non sono stati alle regole, a danno dei tantissimi allevatori onesti". Lo ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi.
"Alla luce di tale situazione non possiamo che ribadire -ha aggiunto Politi ricordando quanto sostenuto in un documento della Cia- la richiesta di dare finalmente certezze agli allevatori. In questo senso è necessario il massimo rispetto della legislazione vigente, provvedendo da subito alla revoca delle nuove quote assegnate a quei produttori che non hanno rispettato le possibilità di messa in regola previste dalla legge 33. Inoltre, vanno riattivate le procedure esattive previste per gli inadempienti".
"Infine, confermiamo la nostra opposizione ad ulteriori proroghe per il pagamento delle multe, mentre risulta necessario -ha concluso il presidente della Cia- un intervento legislativo che permetta l'immediata attivazione del fondo di 45 milioni di euro previsto per gli allevatori che hanno investito nel passato in acquisto di quote latte".