15 Gennaio 2010
Quando l'informazione disinforma e danneggia. Il siparietto sull'arancia rossa trasmesso da "Striscia la notizia" scuote i produttori di arance rosse. La Cia Sicilia ha chiesto rettifica e completezza dell'informazione e si riserva azioni legali
Consumatori disorientati, produttori preoccupati, operatori commerciali danneggiati. E' questo il risultato di un siparietto trasmesso ieri sera su Canale 5 da "Striscia la notizia" in cui si è affermato con troppa superficialità e semplificazione che per individuare una vera arancia rossa siciliana "originale" è necessaria la presenza del bollino Igp. Non ci si è poi soffermati a ricordare che il bollino identifica una produzione che l'Unione Europea protegge e che viene realizzata da aziende agricole che per scelta imprenditoriale hanno deciso di aderire a un consorzio e rispettare un disciplinare di produzione. Esistono, pertanto -così come sono sempre esistite prima del riconoscimento dell'Igp da parte dell'Unione europea- anche moltissime arance rosse (che sono poi la maggioranza) prodotte in Sicilia ugualmente buone e ugualmente "vere", ma che, per scelta imprenditoriale, non si fregiano del marchio Igp. Dire quindi che la sola vera arancia rossa di Sicilia "originale" è quella con il bollino, è una infelice semplificazione.
La Cia siciliana ha chiesto l'immediata rettifica di quanto divulgato tramite Striscia la Notizia e si riserva di intraprendere azioni legali a tutela dei propri associati che a causa di una leggerezza stanno subendo danni economici incalcolabili.
Quando si parla di arancia rossa (non necessariamente a Igp) si definisce un gruppo di cultivar di arancio appunto, che in determinati areali riescono a produrre frutti con la polpa colorata di rosso. Gli addetti ai lavori conoscono bene il Tarocco, il Moro, il Sanguinello e il Sanguigno, tutte cultivar di arancio che solo in particolari condizioni pedoclimatiche riescono a produrre la speciale pigmentazione. Solo nella Sicilia orientale, infatti, grazie alla presenza dell'Etna si riesce a realizzare quella forte escursione termica che determina la formazione degli antociani che, oltre a dare il colore alla polpa, tanta importanza hanno nell'alimentazione umana con le loro proprietà antiossidanti e di contrasto alla formazione delle neoplasie.
Al fine di tutelare i produttori ed evitare il disorientamento dei consumatori, la Cia siciliana ribadisce la necessità di approvare una norma che tuteli le produzioni italiane basata sulla tracciabilità a partire dalla individuazione dell'azienda agricola in cui si realizza il prodotto immesso nel circuito commerciale.