Prosecco: Cia Treviso, le nuove regole per le etichette
Il punto nei due focus tecnici con Consorzi e produttori sulle normative che entreranno in vigore a dicembre 2023
Le nuove normative e gli elementi obbligatori per l’etichettatura del Prosecco in vigore da dicembre 2023 sono stati al centro dei due focus tecnici, specifici per le due denominazioni Docg e Doc rispettivamente a Farra di Soligo il 17 maggio e a Ormelle il 31 maggio, promossi da Cia-Agricoltori Italiani Treviso in collaborazione con il Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, il Consorzio di Tutela della denominazione di origine controllata Prosecco e Valoritalia, con il supporto della Camera di Commercio di Treviso e Belluno e di Banca Prealpi Sanbiagio.
Una delle novità, che entreranno in vigore dall’8 dicembre 2023, riguarderà l’obbligo di indicazione dei valori nutrizionali e l’elenco degli ingredienti, così come definito dal Reg. Ue 2019/33, che estende l’obbligatoria anche ai prodotti con gradazione alcolica superiore a 1,2% vol, come per tutti gli altri alimenti. Attualmente sono in corso le consultazioni a livello Ue per la definizione, nel dettaglio, di come tali indicazioni dovranno essere realizzate e riportate.
A questo si aggiungerà l’obbligo dell’etichettatura ambientale, su deriva delle Dir. Ue 2018/851 sui rifiuti e Dir. (Ue) 2018/852 relativa agli imballaggi ed agli altri rifiuti d’imballo e recepito dall’Italia con DLgs. 116 del 3 settembre 2020 che prevede che tutti gli imballaggi siano “opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi. I produttori hanno, altresì, l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati.”
Sarà quindi necessario indicare nelle etichette la codifica dei materiali contenuta nella decisione 97/129/CE e le c.d. “indicazioni per la raccolta”. Nel caso delle bottiglie di vino quindi sarà necessario dare indicazioni sullo smaltimento di: vetro, capsule, tappi, gabbiette. Lo smaltimento dell’etichetta escluso in quanto solidale alla bottiglia e avente un peso inferiore al 5% dell’imballaggio.
Le direttive pongono degli obbiettivi da raggiungere all’interno del territorio UE e ciascuno stato poi deve adottare dei propri atti per conformare gli usi alle direttive stesse. Pertanto a seconda del paese di destinazione del prodotto all’interno della Ue, ogni etichetta dovrà avere le specifiche per l’applicazione delle direttive previste dallo stato di destinazione.
“Abbiamo ritenuto opportuno, come Cia Treviso, affrontare direttamente nel territorio il tema delle novità normative sull’etichettatura del vino, questo per raggiungere con la giusta informazione sia le aziende produttrici che il consumatore in quanto proprio tramite l’etichetta si interfacciano produttore e consumatore -dichiara Salvatore Feletti, presidente Cia-Agricoltori Italiani Treviso-. E’ costante l’impegno di Cia Treviso nel portare informazione e formazione alle aziende, con tematiche sempre più tecniche. La complessità della materia, e le sue importanti ricadute nel settore, ha necessità di avere un presidio politico, e quindi associativo, che si interfacci sia a livello nazionale che europeo, per portare le necessità del comparto sia dal punto di vista tecnico, per la gestione dell’etichettatura, sia per confrontarsi con le diverse necessità degli altri produttori comunitari. Questo confronto è importante perché, se da un lato devono essere garantite le necessita socio-sanitarie dei singoli paesi, deve anche essere garantito il lavoro dei produttori italiani a tutela delle nostre eccellenze enologiche".
L’approfondimento tecnico sulla normativa vigente relativa alle etichettature dei vini e sulle novità introdotte con le ultime direttive Ue, e conseguenti decreti di recepimento, è stato tenuto in entrambi gli incontri da Michele Zanardo, vicepresidente Comitato Nazionale Vini e presidente Assoenologi Veneto Orientale.
“L’etichettatura è tutto quello che comunichiamo sia con la bottiglia che con altri supporti connessi quali dépliant, sito web ecc. Le regole quindi sono trasversali, sia per quello apposto in bottiglia che tutti gli altri strumenti e piattaforme, e qualsiasi informazione trasmessa al consumatore, inclusi forma e tipologia di bottiglia e tappo, non posso indurre in errore il consumatore -ha specificato Zanardo-. Le indicazioni obbligatorie devono comparire tutte nello stesso campo visivo e dobbiamo garantire che tutte le informazioni che riportiamo in etichetta siano veritiere e documentabili.”
“L’etichettatura è fondamentale perché l’80% del prodotto viene esportato. Devono essere presenti tutte le informazioni previste dalla normativa italiana e comunitaria, oltre alle disposizioni previste dal disciplinare di produzione della Denominazione con specifiche sia sull’etichettatura che per il confezionamento del prodotto -spiega Andrea Battistella, Consorzio di Tutela della denominazione di origine controllata Prosecco-. Il produttore deve essere sempre aggiornato per andare sul mercato con dei prodotti che sono idonei e conformi alle normative per non incorrere in sanzioni".
“Il nostro Consorzio ogni anno, dal 2014 ad oggi-dichiara Mario Silipo, Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco-, valuta circa 200 etichette con un centinaio di aziende dando in via preventiva un parere di legittimità sulle etichette che ci vengono fornite”.
L’etichettatura è soggetta a verifiche e ispezioni da parte di Valoritalia, organismo di controllo incaricato dal Ministero che con decreto ne regolamenta tutta l’attività svolta. Dal 2022 sono state modificate le modalità delle attività di controllo da quelle direttamente in vigneto con le verifica a ridosso della vendemmia e quelle sulla filiera vinificatore-imbottigliatore.
“Per quanto riguarda l’etichettatura dei vini il marketing ne fa da padrone e spesso, come organismo di controllo, ci troviamo con denominazioni inventate che poi creano conteziosi e contestazioni -spiega Marco Battistin, coordinatore e responsabile sede operativa Valoritalia di Pieve di Soligo-. Gli organismi di controllo non svolgono direttamente o indirettamente attività di consulenza. Il personale incaricato dal Ministero svolge un pubblico servizio che riguarda l’accertamento di eventuali non conformità. Queste possono essere di tipo formali, con confronto direttamente tra verificatore e azienda e non comportano sanzioni, e non conformità gravi in cui si entra in contrasto con la normativa con conseguenze del caso che vanno dal sequestro del prodotto o a sanzioni pecuniare. Tra le diverse non conformità rilevate, le indicazioni facoltative non regolamentate sono una situazione che viene rilevata sempre più spesso in quanto l’informazione presente deve essere veritiera e verificabile attraverso documentazione.”
“Con Cia-Agricoltori Italiani Treviso abbiamo avviato da tempo un percorso di collaborazione e condivisione. Noi siamo una banca di credito cooperativo e per noi è importante che il territorio cresca e noi, conseguentemente, con esso. Queste serate sono importanti soprattutto per la condivisione delle problematiche che devono affrontare le aziende agricole che rappresentano questo territorio -dichiara Luciano Soldan, Banca Prealpi SanBiagio-. Il confronto e il dialogo sono gli elementi che permetteranno al nostro territorio, sempre più, di portare avanti una viticoltura di qualità e di valore".