17 Marzo 2014
Piemonte: grande festa a Fubine (Alessandria) per il mais "Marano". Tavola rotonda dedicata a Expo 2015
Erano davvero tantissimi coloro che hanno partecipato a Fubine (in provincia di Alessandria) alla festa svoltosi nell'azienda agricola di Longo Mauro. Protagonista assoluta della giornata la polenta di mais "Marano", macinata a pietra in un mulino dall'aspetto moderno di proprietà di questo "contadino" fubinese che ha recuperato e coltivato le sementi di un'antica varietà autoctona, che ora seleziona annualmente, ricavando così quella che lui stesso ha scelto di chiamare "La polenta di una volta", una farina adatta anche ai celiaci e saporita come richiede la migliore tradizione.
Il pubblico ha potuto anche conoscere e gustare i prodotti enogastronomici tipici e di qualità, esposti presso il grande padiglione allestito in occasione della festa.
La "polenta di una volta" è stata poi la protagonista del pranzo, cui hanno partecipato circa 600 persone. Parte del ricavato del pranzo sarà devoluto a "L'Abbraccio", la onlus di Fubine che sta operando nel Benin, in Africa, in favore delle popolazioni più disagiate. In particolare dei bambini.
Numerosi i visitatori illustri alla festa, esponenti delle istituzioni, della politica e della società civile, tra cui l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino.
Nella giornata si è svolta anche una tavola rotonda, condotta dalla giornalista Genny Notarianni e aperta al pubblico, dedicata all'Expo 2015, cui hanno partecipato Gian Piero Ameglio, presidente provinciale Cia Alessandria, Cesare Vaciago, direttore generale del padiglione "Italia" all'Expo 2015, Paolo Massobrio, giornalista enogastronomico e presidente del Club di Papillon. E ancora: Dino Scanavino, presidente nazionale Cia, Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, e Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di commercio di Alessandria.
"Expo 2015 è una grande opportunità per l'agroalimentare piemontese -ha dichiarato il presidente regionale della Cia Piemonte Lodovico Actis Perinetto-. Il Piemonte ha scelto di gestire il cluster del riso. I cluster sono spazi espositivi di grande attrattività, che riuniranno sotto lo stesso progetto architettonico più Paesi accomunati dalla produzione di alcune tipologie di cibo".
"Il riso è il letto naturale dei nostri tartufi, formaggi -ha proseguito Actis- e si accompagna in modo magistrale ai grandi vini del territorio. La nostra Regione ne è il primo produttore italiano e durante l'Expo il riso sarà l'ingrediente base per promuovere l'intera enogastronomia piemontese. Esiste il rischio però, sottolineato anche dall'Ente Risi, che a fronte di una ingente spesa (il budget stanziato è di 5,6 milioni, di cui tre sganciati dalla Regione, uno dal Comune di Torino e 1,6 dal sistema camerale) per la realizzazione di uno spazio piemontese dedicato esclusivamente al riso, il ritorno in termini di visibilità e di promozione possa essere inferiore alle attese anche perché, secondo quanto previsto dallo statuto della rassegna, negli spazi dell'esposizione dovranno essere ospitati gratuitamente anche i grandi produttori esteri di riso che invadono da anni il mercato con prodotti di bassa qualità a prezzi stracciati: Cambogia, Myanmar, Laos, Vietnam ecc.".
"Dalla cabina di regia hanno precisato che la Regione avrà comunque a disposizione uno spazio istituzionale all'interno del padiglione italiano, dove il nostro territorio sarà presente. Il Protocollo di intesa siglato a Roma il 10 marzo scorso dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, dal Commissario unico del Governo per Expo 2015, Giuseppe Sala e dal Commissario generale del 'Padiglione Italia' -ha aggiunto- prevede per la partecipazione dell'agroalimentare italiano all'Expo 2015 in particolare un ampio e riconoscibile spazio, nel Padiglione Italia, dedicato all'esperienza vitivinicola italiana, di cui il Piemonte sarà parte rilevante, ma le modalità sono ancora tutte da individuare".
"La Regione ha chiamato a far parte della cabina di regia -ha concluso Actis- Unioncamere Piemonte, la città di Torino, l'Unione delle Province Piemontesi e tutte le Atl della regione. La Cia del Piemonte auspica che nella fase preparatoria siano maggiormente coinvolte le rappresentanze del mondo agricolo, dal momento che il tema dell'Expo è 'Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita' e gli agricoltori sul tema hanno qualcosa da dire".