08 Ottobre 2003

Petizione per la semplificazione burocratica in campo vitivinicolo

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"Unicità di modello ed unicità di sportello": presentata a Barolo (Cuneo) la petizione per la semplificazione burocratica in campo vitivinicolo
La Cia del Piemonte ha presentato il 7 ottobre, nella prestigiosa sede del Castello del Falletti di Barolo, la petizione al Consiglio regionale intitolata "Unicità di modello ed unicità di sportello", con la quale vuole porre in evidenza l'esigenza di una decisa semplificazione burocratica in campo vitivinicolo ed indica le strade per perseguirla.La petizione, in calce alla quale la Cia del Piemonte si propone di raccogliere 10.000 firme di viticoltori piemontesi, è stata presentata dal Presidente regionale della Cia Attilio Borroni, dai Presidenti provinciali delle Cia di Asti e di Cuneo, Dino Scanavino e Valentina Masante, dal Direttore della Cia di Alessandria Giuseppe Botto.Le varie normative in campo vitivinicolo -quella europea, quella nazionale e quella regionale– costringono ormai i vitivinicoltori ad una serie di gravosi adempimenti burocratici, da svolgere presso Amministrazioni ed Enti diversi (Ministero, Regioni, Camere di Commercio), che talvolta si rivelano inutili, non di rado sono ripetitivi e per la loro complessità possono anche creare disguidi e di conseguenza essere la causa di pesanti sanzioni per i produttori.Le aziende vitivinicole sono inoltre soggette a controlli in loco da parte di numerose Amministrazioni ed Enti, che non sempre agiscono in collegamento tra di loro e talvolta procurano intralci alla normale attività produttiva.Il disagio nel mondo vitivinicolo sta crescendo enormemente.E' giunto il momento, secondo la Cia del Piemonte, di introdurre elementi di semplificazione nelle pratiche burocratiche, che senza trascurare le attese dei consumatori riguardo la serietà e la rigidità dei controlli, si concilino meglio con le esigenze operative dei produttori.Tramite la petizione, la Cia del Piemonte intende rivolgere un pressante invito al Consiglio regionale perché si faccia interprete del disagio dei viticoltori e chiede, quale elemento più importante di semplificazione degli adempimenti burocratici in campo vitivinicolo, la costruzione di un solo modello da depositare presso un unico sportello per la dichiarazione delle superfici vitate e per quelle sulle produzioni vitivinicole che oggi sono disperse tra enti diversi e sono soggette all'uso di una modulistica diversificata.La Cia del Piemonte chiede "l'unicità di modello e l'unicità di sportello", da realizzarsi favorendo un percorso di collaborazione tra la rete territoriale e gli strumenti informatici della Regione, delle Province, dell'Agea e delle Camere di Commercio.Sarà poi cura dell'Ente incaricato della raccolta del modello mettere a disposizione di tutti gli altri Enti le informazioni, raccolte presso lo sportello unico, per le verifiche, i controlli e le attività di programmazione di loro competenza.Nel corso della discussione, che è seguita alla Conferenza stampa, sono intervenuti l'Assessore all'agricoltura della provincia di Cuneo Emilio Lombardi, il Consigliere regionale Vincenzo Tomatis, il dirigente regionale del settore vitivinicolo Ettore Ponzo, il direttore della Associazione produttori " Vignaioli piemontesi" Gianluigi Biestro, il quali hanno tutti dichiarato di essere d'accordo con i contenuti della petizione e sono anche entrati nel merito, dando preziosi suggerimenti su come favorire la semplificazione delle pratiche burocratiche.Al termine della discussione, il Presidente regionale della Cia del Piemonte ha sottolineato come sia necessario anche in questi momenti -in cui la questione strategica di quale qualità e di quale tipicità si vuole realizzare per i prodotti piemontesi sta assumendo un ruolo di assoluta prevalenza, in relazione anche alla vicenda degli Ogm- non dimenticare le incombenze quotidiane delle imprese agricole ed adoperarsi per una loro soluzione positiva.