14 Aprile 2011
"Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo": per la Cia è una svolta positiva
Con la firma del "Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo" si apre una pagina nuova nei rapporti tra il governo, le istituzioni regionali e le forme organizzate della rappresentanza sindacale e datoriale. Una svolta che la Cia d'Abruzzo saluta positivamente ed alla cui concretizzazione ha dato un fattivo contributo.
Il Patto rappresenta, attraverso la condivisione, un metodo politico di confronto e di dialogo sociale.
Il presidente della Cia d'Abruzzo, Domenico Falcone, nel ricordare che il Patto nasce dalla proposta unitaria di tutte le Organizzazioni abruzzesi rivolta al governo regionale ed alle forze politiche di maggioranza e di opposizione, sottolinea la positività del risultato che evidenzia la volontà di operare, con assunzione di responsabilità, per un comune obiettivo.
La Consulta regionale per lo sviluppo, della quale fa parte anche il settore agricolo, rappresenta la sede del confronto politico istituzionale ed è responsabile dell'attuazione del Patto.
Falcone sottolinea che l'Abruzzo, dopo u n percorso virtuoso che l'ha portato, prima regione in Europa, ad uscire dalle aree sottosviluppate, ha, da tempo, invertito quella tendenza positiva e vive una fase di profonda crisi. Il calo del prodotto interno lordo e dell'occupazione, la crisi dei settori produttivi, gli alti debiti e costi del sistema sanitario, una tassazione, per i cittadini e le imprese, tra le più alte d'Italia, i bilanci regionali privi di risorse per lo sviluppo e, per ultimo, il tragico terremoto del 6 aprile 2009 richiedono un impegno consapevole e responsabile da parte dell'intera classe dirigente regionale; un approccio nuovo e diverso.
Il Patto, conclude Falcone, può rappresentare un utile strumento per risanare, riformare, sviluppare e ricostruire.
L'apporto della Cia sarà totale e l'Abruzzo potrà contare, ancora una volta, sul contributo dell'agricoltura e degli agricoltori ai quali vanno la giusta considerazione e la dovuta attenzione.