05 Giugno 2003 | None

Pac: necessarie nuove ed equilibrate regole

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"E' stato un confronto articolato e approfondito che ha permesso di focalizzare alcune importanti questioni che riguardano l'agricoltura italiana". E' quanto ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori al termine dell'incontro di oggi tra il ministro delle Politiche agricole Giovanni Alemanno e i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole.
Nel corso dell'incontro -ha sottolineato Pacetti- sono emerse alcune idee possibili per cercare di risolvere problemi di rilevanza per il settore agricolo, fra i quali la costituzione dell'Anagrafe bovina, il sistema di sostegno per i capi bovini morti in stalla e le modalità di redazione dei decreti legislativi attuativi della legge delega in agricoltura.
Comunque, al di là di questi particolari aspetti affrontati nell'incontro, il presidente della Cia ha espresso posizioni su due temi fondamentali per il futuro dell'agricoltura in Italia: la riforma della Politica agricola Ue e la situazione attuale della nostra economia.
Pacetti ha rilevato che la prossima settimana a Lussemburgo si svolge un importante Consiglio dei ministri agricoli. "Siamo ormai giunti -ha sostenuto- ad una fase cruciale che potrebbe portare alla definizione di nuove ed equilibrate regole che auspichiamo possano offrire un nuovo quadro di riferimento per gli agricoltori Ue e per quelli dell'area mediterranea e garantire una buona e solida base negoziale per le prossime trattative commerciali del Wto".
Il presidente della Cia, tuttavia, ha messo in risalto le difficoltà che oggi si riscontrano nel sistema economico e produttivo nazionale, come è emerso in modo chiaro dalle recenti analisi della Banca d'Italia e dallo stesso mondo imprenditoriale italiano. "Siamo in presenza di un quadro congiunturale complesso, con un'inflazione che non si riduce e una competitività sempre più precaria. Problemi che , quindi, condizionano anche il settore agricolo. Ecco perché una tale situazione necessita al più presto di un ampio approfondimento e di una verifica nella sede più propria, che è quella del Parlamento, da molti auspicata. Questo per tracciare le linee e soluzioni, sicuramente praticabili, per uscire dallo stallo. Indicazioni delle quali tenere conto nella stesura del Dpef e nella legge finanziaria del 2004".