Pac: Cia Lombardia, con il PSN buone opportunità per l'agricoltura regionale
Il presidente Daghetta: pesano, però, i tagli sui titoli storici
“Con l'invio a Bruxelles del Piano Strategico Nazionale, si è conclusa la parte più rilevante della discussione sulla nuova Pac”. Così Giovanni Daghetta, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Lombardia e risicoltore pavese, commenta la presentazione del PSN all’Ue da parte del Mipaaf.
“Il ministro Patuanelli, dopo un proficuo lavoro con le organizzazioni di categoria e le associazioni ambientaliste, di concerto con le Regioni, ha avanzato una proposta complessa con luci e ombre per l’agricoltura lombarda -spiega Daghetta-. Il taglio dei titoli storici pesa per gli agricoltori, ma poteva andare decisamente peggio viste le richieste comunitarie di un quasi azzeramento del sostegno”.
Nel dettaglio, sottolinea il presidente di Cia Lombardia, “per il riso, la soia e la zootecnia, i tagli pur importanti sui titoli storici possono essere recuperati con le misure legate ai regimi ecologici e ai premi accoppiati. Complicata, invece, la situazione per mais, orzo e grano tenero, che difficilmente potranno beneficiare di misure legate agli ecoschemi e non hanno premi accoppiati alla produzione”.
In particolare, “il riso, con l'attribuzione di circa 78.000.000 di euro per l'accoppiato, vedrebbe in parte attutito l'impatto negativo dovuto al superamento delle ‘quote storiche’. Come filiera del riso -aggiunge il presidente di Cia Lombardia- avevamo richiesto un ecoschema ‘ad hoc’ per il settore, considerata la specificità della coltura per la gestione delle acque e la sua valenza ambientale, tanto cara alla Commissione europea. Purtroppo, la scelta del Governo è stata diversa”.