Ortofrutta: Cia, lettera al ministro a difesa del comparto pere
Oltre a danni alluvione di maggio, gravi perdite connesse a gelate tardive di aprile in Pianura Padana
Gli eventi climatici estremi dell’aprile 2023 e la terribile alluvione di maggio, hanno inferto un colpo mortale alla pericoltura e a tutto il comparto ortofrutticolo nazionale. In una lettera indirizzata al ministro Lollobrigida, Cia-Agricoltori ha, dunque, chiesto che venga riconosciuto il carattere di eccezionalità di tali eventi e la conseguente attivazione del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102 in deroga e connessi strumenti a supporto di tutte le aziende eventualmente beneficiarie. Cia ricorda come, oltre ai danni procurati dal cratere alluvionale che ha devastato l’Emilia-Romagna, molte aree della Pianura Padana abbiano subito gravissime perdite di prodotto anche a seguito delle gelate tardive che hanno flagellato gli impianti frutticoli.
In particolare, il comparto pere che ha in Emilia-Romagna il principale bacino produttivo, è in grave sofferenza da troppi anni. Ai disastrosi effetti dei cambiamenti climatici, si aggiungono i numerosi problemi causati dalle fitopatie (cimici asiatiche e maculatura). La nostra pericoltura è stata, infatti, segnata dal susseguirsi di più campagne negative e dopo essere stati leader nelle esportazioni, i produttori di questo frutto hanno perso rilevanti quote di superficie coltivata.
Secondo Cia, l’ortofrutta italiana sta vivendo una fase drammatica, causata da mix esplosivo di fragilità strutturali del settore (esposizione alle oscillazioni di mercato e la concorrenza sleale in primis) nelle quali si sono innestati molti altri fattori determinati da eventi contingenti. Dall’incremento esponenziale dei costi di produzione, all'andamento climatico anomalo, fino alla mancanza di manodopera e alle emergenze fitosanitarie. A chiudere uno scenario così negativo, si aggiunga, il calo significativo dei consumi di ortofrutta, scesi di un ulteriore 7% rispetto al 2022, a causa dell’impennata inflazionistica e del calo del potere d’acquisto delle famiglie.