Olivicoltura: Cia Puglia, bene sblocco ecoschema 3
Il presidente Sicolo: “Ottimo lavoro di squadra con l'assessore Pentassuglia e i responsabili Agea”
“Sull’ecoschema 3 che riguarda il settore olivicolo, su nostra precisa segnalazione, l’assessore regionale Pentassuglia è riuscito a ottenere lo sblocco dei premi relativi all'ecoschema che saranno pagati con i Saldi della Pac 2023. È un risultato enorme, sono fatti non parole, e lo stesso Pentassuglia, che ringraziamo per la solerzia e l’efficacia che ne hanno caratterizzato l’azione in questo come in altri casi, ce ne ha dato atto pubblicamente. Un plauso anche ai responsabili di Agea. Continuiamo a lavorare nel merito delle questioni, come stiamo facendo su tutti i dossier che riguardano il rilancio di ogni singolo settore dell’intera agricoltura. Ottimo lavoro di squadra con Pentassuglia, Cia nazionale e responsabili Agea”.
A margine di un dibattito televisivo sulle proteste degli agricoltori, il presidente di Cia Puglia Gennaro Sicolo è intervenuto su una questione che, da tempo, chiedeva di essere risolta. Lo scorso 1 febbraio, con nota indirizzata all’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, e al direttore regionale del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, Cia-Agricoltori Italiani di Puglia aveva segnalato un’anomalia che impediva l’erogazione del saldo Pac 2023 da parte di Agea agli olivicoltori pugliesi.
"I nostri tecnici hanno studiato la situazione e individuato l’anomalia, segnalandola alla Regione Puglia che, attraverso l’intervento diretto dell’assessore presso Agea, ha risolto la questione”, aggiunge Sicolo. Dello sblocco hanno beneficiato tutti gli olivicoltori pugliesi, comprese le aziende olivicole che operano nelle aree colpite dalla Xylella.
"Con la Regione, il Governo nazionale e l’Unione europea, a seconda dei vari livelli di competenze e prerogative di ciascuno di questi importanti soggetti istituzionali, ci confrontiamo quotidianamente. Quando c’è da protestare non ci tiriamo indietro, lo abbiamo dimostrato portando 5mila imprenditori agricoli a manifestare a Roma a fine ottobre e, ancora prima, mobilitando centinaia di agricoltori nel porto di Bari, e davanti alle sedi camerali e in altri luoghi di rappresentanza a Foggia Taranto e Lecce, nella consapevolezza che per risolvere i problemi è necessario far sentire la propria voce ma anche elaborare proposte serie, discutere e trovare soluzioni”.