06 Ottobre 2003
Ogm: la Cia del Piemonte disponibile ad un serio confronto
Si è svolto venerdì 3 ottobre al Lingotto di Torino un interessante convegno sugli Ogm, in cui la questione è stata esaminata da varie angolatura, senza oltranzismi. Si è trattato del primo confronto serio dopo mesi di conflitti e di incomprensioni sulla questione degli OGM, con la partecipazione del governatore Ghigo, di Carlo Petrini di Slow Food, di Sergio Dompè, presidente dell'Associazione nazionale per le biotecnologie, di Lorenzo Silengo, presidente della Scuola delle biotecnologie di Torino e del prof. Jeremy Rifkin.A tal ambito la Cia del Piemonte ribadisce di essere disponibile a discutere sulla proposta Ghigo per un Piemonte Ogm-free, purché vi sia il consenso della stragrande maggioranza dei produttori (essendo l'accordo con i produttori necessario per compiere qualsiasi scelta), a condizioni che si faccia opera di chiarezza sugli Ogm (che non devono essere agitato come uno spauracchio come se si trattasse di scorie nucleari), che si adottino soglie di tolleranza ragionevoli, in particolare per le sementi di mais (l'unica coltivazione transgenica che potrebbe interessare gli agricoltori piemontesi) quali quelle proposte dalla Commissione Ue e che non si applichi la tolleranza zero nei confronti dei mangimi per animali (altrimenti sparirebbero dal commercio), ma anche in questo caso si applichi la tolleranza proposta dalla Commissione Ue (lo 0,9 per cento).La Cia del Piemonte chiede, inoltre, la rapida istituzione di sistemi di etichettatura e di tracciabilità efficaci per i prodotti piemontesi, al fine di eliminare ogni tipo di frode commerciale e di tutelare meglio le produzioni tipiche e di qualità regionali.