Nocciola "tonda francescana" alla conquista dei Baci
Accordo di filiera in Umbria per giungere a produzione adeguata entro 2023
La nocciola “tonda francescana” tipica dell’Umbria potrebbe diventare il nuovo cuore dei Baci Perugina.
E’ l’obiettivo dell’accordo sottoscritto da Nestlé con l’Università degli Studi di Perugia, la Fondazione per l'Istruzione Agraria, Confindustria, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Coldiretti, l'organizzazione di produttori Cerere e la società di prima trasformazione V. Besana Spa.
Ciascuno dei partner coinvolti svolgerà un ruolo decisivo per arrivare alla produzione di una quantità di nocciole della varietà “tonda francescana” tale da consentire alla Nestlé una sperimentazione industriale nella produzione del suo Bacio.
Una sperimentazione in due fasi: entro il 2020 procedere all’analisi di qualità ed entro il 2023 eseguire i test organolettici e industriali dalla tostatura al prodotto finito.
In occasione della firma, nel Complesso Monumentale di San Pietro a Perugia, i promotori dell'accordo hanno spiegato che “si punterà a sostenere la creazione di una filiera agroindustriale indirizzata a valorizzare la produzione in Umbria di questa nocciola per creare le basi, attraverso un percorso di analisi e sperimentazione, di una futura partnership con la Perugina”.
Ma da “tonda francescana”, come è stata conosciuta finora, sarà forse denominata in futuro “Nocciotonda”, come ha annunciato nell’occasione Loris Nadotti dell’Università di Perugia in merito al brevetto.
“Siamo orgogliosi di partecipare -ha detto Marco Muratori di Nestlé Italia- anche perché la Perugina è da sempre azienda legata al territorio, senza contare che la nocciola nel Bacio è uno degli ingredienti principali”. Come partner, ha ricordato Muratori, “c'è un processo da gestire che deve fare affidamento su un certo quantitativo di produzione per permetterci poi di fare prove industriali in fabbrica prima del 2023”.
Secondo Antonio Alunni, presidente di Confindustria Umbria, c’è bisogno di accordi del genere: “Abbiamo una presenza industriale per il settore alimentare più importante al mondo, un’università che fa ricerca seria e un contesto favorevole che ha unito interessi di produttori e agricoltori”.
Per sostenere la filiera della nocciola “tonda francescana”, la Regione Umbria ha attivato anche un bando per lo sviluppo rurale, come ha ricordato l’assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini, parlando di una nuova grande “scommessa collettiva” per il territorio.