17 Maggio 2023 | None

Maltempo: Cia, subito decreto d’emergenza come per terremoto 2012. Danni incalcolabili a settore

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Il presidente Fini al vertice in Protezione Civile. Si attivino interventi a supporto di famiglie e imprese, partendo da sospensione mutui e bollette

“Intervenire subito con la legislazione d’emergenza come per il terremoto del 2012, per sostenere l'Emilia-Romagna travolta dal maltempo con danni incalcolabili all'agricoltura”. Questa la richiesta di Cia-Agricoltori Italiani, avanzata dal presidente nazionale Cristiano Fini anche al vertice urgente convocato oggi presso la Protezione Civile, alla presenza dei ministri Nello Musumeci, Francesco Lollobrigida, Carlo Nordio, Marina Calderone e del viceministro Maurizio Leo.

“Ci sono tutte le condizioni per attivare procedure urgenti -ha detto il presidente di Cia- . Devono essere svincolate dai normali iter legislativi al fine di intervenire immediatamente nei 23 Comuni dell’Emilia-Romagna colpiti da questa eccezionale calamità”.

Centinaia di case isolate, 14 fiumi esondati e oltre 250 fra frane e smottamenti sull’Appennino che mettono in pericolo centinaia di migliaia di abitanti. “Le esondazioni stanno letteralmente liquefacendo i terreni, già pregni di acqua -ha ribadito Fini- con danni incalcolabili a colture, infrastrutture produttive e alle abitazioni civili e rurali. Subito, dunque, una legge speciale urgente e nel frattempo si attivino interventi collaterali a supporto di famiglie e imprese, come la sospensione di mutui e bollette”.

Il presidente di Cia aveva già rivolto un appello, contenuto in una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sollecitando un Decreto legge speciale “per fronteggiare, in tempi rapidi e con strumenti eccezionali, la situazione di straordinaria difficoltà dell’Emilia-Romagna”.

“Molti agricoltori non hanno neppure acqua potabile e corrente elettrica -ha aggiunto Fini- perché le condutture sono state tranciate dalle frane, e hanno difficoltà ad abbeverare gli animali”. L’intensità della pioggia (in alcune aree sono stati superati complessivamente i 400 millimetri in 4 giornate di pioggia, a fronte di una piovosità annuale media di 700 mm) è stata tale “che il danno economico e ambientale -ha concluso il presidente nazionale di Cia- sarà molto difficile da recuperare”.