11 Marzo 2010
Maltempo: anche per l'agricoltura è un disastro. Danni per oltre 200 milioni di euro. Aziende sott'acqua. Gelo, allagamenti e smottamenti devastano i campi coltivati. Subito lo stato di calamità
Ammontano ormai ad oltre 200 milioni di euro i danni causati all'agricoltura dall'eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sul nostro Paese. Una stima per difetto, viste le conseguenze disastrose in tutte le regioni. Si registrano tantissime situazioni critiche con centinaia di aziende e campi coltivati completamente sott'acqua; molte le coltivazioni (in particolare orticole e frutticole), sia al Nord che al Centro e al Sud, andate distrutte a causa del gelo, degli allagamenti e degli smottamenti di terreni. Pesanti gli effetti negativi anche per stalle, serre e attrezzature agricole, alcune delle quali devastate dalle abbondanti nevicate. Per tale ragione la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha sollecitato l'immediato stato di calamità per le zone colpite.
In alcune zone la violenta pioggia -avverte la Cia- ha spazzato campi coltivati ad ortaggi e frutteti. Il gelo ha colpito pesantemente gli alberi da frutta (mandorli, albicocchi, susini, ciliegi, peschi) che in alcune zone, soprattutto nelle regioni del Sud, sono fioriti già da diversi giorni. Forti preoccupazioni ci sono pure per i cereali, in particolare per il grano: l'acqua che ha invaso i terreni rischia di far marcire gli steli già cresciuti. Anche per le strutture aziendali agricole i danni sono stati ingenti. Oltre alle serre e alle stalle, sono andati fuori uso i macchinari agricoli in quanto rimasti completamente coperti dal fango.
Sia la pioggia che le abbondanti nevicate -avverte la Cia- hanno causato l'isolamento di diverse aziende agricole e molti allevamenti zootecnici sono stati messi in grave difficoltà, in quanto si registrano problemi per poter assicurare l'alimentazione del bestiame: scarseggiano il frumento e i mangimi. Molti anche gli animali morti. Grandi problemi si hanno per il trasporto di latte e ortaggi. Sono, infatti, molte le strade rurali impercorribili o per la neve o per gli smottamenti e le frane.
La Cia ha organizzato sul territorio centri di assistenza per gli agricoltori e sta portando avanti un'attenta attività di monitoraggio. Si cerca di valutare le varie situazioni per la dichiarazione dello stato di calamità in modo da venire incontro agli imprenditori agricoli colpiti.
I danni alle coltivazioni -sottolinea Cia- rendono ancora più difficile lo scenario della nostra agricoltura che già attraversa una fase di grande incertezza. I produttori agricoli continuano a vedere calare i propri redditi e diminuire sempre di più la loro competitività sui mercati a causa degli alti costi di produzione e dei gravosi oneri sociali.