Legge di Bilancio lontana dagli Obiettivi dell’Agenda 2030
Secondo il Rapporto ASviS, presentato alla Camera, ancora poche le misure del Governo in linea con direttiva Onu
L’ASviS esamina l’impatto dei provvedimenti della Legge di Bilancio sulle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile e ciò che emerge vede l’Italia ancora lontana e in ritardo rispetto a quanto prefissato dall’Agenda 2030, approvata dalle Nazioni Unite e articolata in 17 Obiettivi, 169 Target e oltre 240 indicatori. E’ stato stabilito che rispetto a tali parametri ciascun Paese sarebbe stato valutato periodicamente in sede Onu e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali. Quanto rilevato ad oggi, sulle azioni del Governo italiano, chiede una riflessione importante che ASviS -di cui Cia-Agricoltori Italiani è membro- ha portato al centro dei riflettori in questi giorni, chiamando direttamente le forze politiche a risponderne.
Nell’incontro alla Camera dei Deputati, con la partecipazione del presidente Roberto Fico, del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, dell’Amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace (unico rappresentante italiano nella multistakeholder platform sullo sviluppo sostenibile creata dalla Commissione europea) e dei rappresentanti dei principali partiti e movimenti politici, è stato duro l’intervento del portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini: ““La Legge di Bilancio -è intervenuto- avrebbe potuto fare molto di più per portare l’Italia su un percorso in linea con l’Agenda 2030, anche perché il ritardo accumulato dal nostro Paese è molto ampio. Con questo documento si dimostra che un nuovo modo di disegnare e valutare le politiche è possibile. D’ora in poi il Governo e il Parlamento definiscano ogni singolo provvedimento in modo da realizzare il vero cambiamento che la stragrande maggioranza degli italiani e le oltre 200 organizzazioni aderenti all’ASviS vogliono: un’Italia pienamente sostenibile”.
Nella Legge di Bilancio 2019 manca una visione integrata di quel cambiamento definito dall’Agenda 2030 e sostenuto da oltre l’80% degli italiani, soprattutto dai giovani e dai più informati. È ciò che spiega il documento dopo l’esame dei singoli commi della Legge di Bilancio. Il lavoro degli oltre 300 esperti coinvolti nella valutazione evidenzia i provvedimenti che potrebbero consentire all’Italia -se pienamente attuati- di fare passi avanti significativi in alcuni campi, come la lotta alla povertà. D’altra parte, emerge chiaramente la mancanza di una visione integrata degli interventi in campo economico, sociale e ambientale di cui il nostro Paese ha bisogno per accelerare il passo verso lo sviluppo sostenibile.
L’assenza di interventi “sistemici” per l’economia circolare, la transizione ecologica dei sistemi produttivi, l’occupazione giovanile e femminile, così come i timidi provvedimenti nel campo della lotta al cambiamento climatico e al degrado ambientale, appaiono preoccupanti. Resta poi molto da fare per rispettare i 10 impegni assunti nei confronti delle oltre 200 organizzazioni aderenti all’ASviS da quasi tutte le forze politiche in occasione dell’ultima campagna elettorale, così come per attuare le iniziative previste dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata dal CIPE nel dicembre 2017.
“Mancano pochi anni al 2030 e l’Italia -ha commentato Giovannini- non può permettersi di perdere l’occasione di orientare il bilancio pubblico verso la crescita economica e l’occupazione giovanile e femminile, di riqualificare le infrastrutture e di spingere all’innovazione nell’ottica della tutela ambientale, di promuovere inclusione e lotta alle disuguaglianze che minano la coesione sociale. Chiediamo al Governo e al Parlamento -ha ribadito il presidente ASviS- un impegno formale a far sì che, d’ora in poi, nelle relazioni tecniche di tutti i provvedimenti legislativi ci sia un’analisi preventiva degli impatti attesi sui singoli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Si tratterebbe di un’innovazione storica nel rapporto tra istituzioni e cittadini, i quali chiedono a gran voce trasparenza nelle decisioni politiche”.
Ulteriori dettagli disponibili sul documento ufficiale La Legge di Bilancio e lo sviluppo sostenibile