25 Agosto 2021 | None

Le aree interne protagoniste della Scuola di Paesaggio "Emilio Sereni"

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Al via la XIII edizione del percorso formativo con Cia tra i partner

All’Istituto Alcide Cervi parte la XIII edizione della Scuola di Paesaggio "Emilio Sereni" e per il 2021 porta al centro della cinque giorni di lezioni, seminari e laboratori - a Gattatico dal 24 al 28 agosto - le aree interne, realtà italiane rurali, un tempo marginalizzate, oggi ritenute contenitori di patrimonio, risorsa, luoghi di sperimentazione di un nuovo rapporto tra uomo e natura. 

L'iniziativa della Biblioteca-Archivio Emilio Sereni, vede come sempre Cia-Agricoltori Italiani tra i suoi partner, insieme anche a numerosi atenei di tutta Italia.

Previste dal piano formativo, giornate intensive di lezioni frontali tenute da docenti di importanti università, incontri, laboratori, uscite didattiche, mostre, aperilibri e altre attività incentrate sul paesaggio e sul territorio, per continuare l'esempio di Emilio Sereni (1907-1977), a cui la scuola è intitolata. Sereni era politico, intellettuale, partigiano e pioniere dello studio della “Storia del paesaggio agrario italiano”, titolo del suo volume più celebre.

Anche quest'anno, decine gli iscritti, tra studenti di architettura e agronomia, ricercatori, dottorandi, professionisti del mondo della formazione, delle pubbliche amministrazioni, della ricerca e della cultura; per il secondo anno consecutivo, al fine di garantire l'accesso a tutti nel massimo rispetto delle norme anti-Covid, la Scuola ha permesso anche la partecipazione in modalità online.

L'edizione di quest'anno, dedicata al “Paesaggio delle aree interne”, rilancia, dunque, l'attenzione sulla parte più estesa del territorio italiano, quella delle colline e delle montagne, dei fiumi e delle paludi, cioè tutte quelle realtà essenzialmente rurali che sono state marginalizzate dal processo di sviluppo dell’età contemporanea e che, oggi, tornano alla ribalta come contenitori di patrimonio, risorsa per il futuro e ambiti di sperimentazione di un nuovo rapporto tra uomo e natura, a sua volta generatore di paesaggio, di economia, di società. I partecipanti in presenza conosceranno un esempio di questa realtà, anche grazie all'uscita didattica nel Basso Ferrarese e nelle Valli di Comacchio.

La Scuola è diretta dal prof. Rossano Pazzagli, docente di storia del territorio e dell’ambiente all’Università del Molise che ha dichiarato: "La Scuola di Paesaggio è una grande occasione per capire il territorio, partendo dal paesaggio per arrivare al governo delle trasformazioni. Affrontando il tema delle aree interne, questa edizione intende essere un punto di riferimento per le politiche regionali e nazionali al fine di contrastare lo spopolamento e l’abbandono delle zone rurali e montane, considerando il paesaggio come specchio dei problemi e delle potenzialità dei luoghi".

Alla giornata inaugurale del 24 agosto, insieme ad Albertina Soliani, presidente dell'Istituto Alcide Cervi; Alessio Mammi, assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna, è intervenuto anche Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto.