12 Settembre 2012

La Regione Toscana risponde all'appello dell'Agia-Cia: entro l'anno una "Banca della Terra" per gestire i terreni demaniali a favore dei giovani agricoltori

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La Regione Toscana risponde all'appello dell'Agia-Cia e assicura la costituzione "entro l'anno" della 'Banca della Terra', una sorta di pubblico registro a cui i giovani agricoltori possono fare riferimento per affittare o comprare un terreno.
In una lettera inviata all'assessore regionale all'Agricoltura, Gianni Salvadori, la presidente dell'Agia-Cia Toscana, Chiara Innocenti, ha sollecitato la "predisposizione dell'elenco regionale dei beni demaniali" compresa "la più ampia informazione" in ordine ai lotti disponibili sul territorio "che non sono ricompresi nell'elenco nazionale", in applicazione dell'articolo 66 del decreto legislativo n.1/2012 convertito con la legge numero 27 del 24 marzo 2012, riguardante l'individuazione dei terreni agricoli pubblici da destinare ad alienazione e/o locazione. Un elenco "sicuramente necessario per la costituzione e l'avvio della 'Banca della Terra'", ha spiegato la presidente dell'Agia, ma anche "urgente" visto che oggi "una delle cause di rinuncia al premio di insediamento (ultimo bando Psr) è la non disponibilità per molti giovani di terreni sui quali insediarsi".
La risposta dell'assessore all'Agricoltura non si è fatta attendere. E ha portato con sé notizie positive. Salvadori ha annunciato infatti l'intenzione della Giunta regionale toscana di "proporre, entro l'anno corrente, una legge che ha tra le altre finalità anche quella di costituire e gestire una banca della terra per favorire l'imprenditoria agricola, e in particolare quella giovanile, sui terreni che saranno in disponibilità della Regione Toscana". Un'iniziativa, ha aggiunto Salvadori, che "si coordinerà all'interno della già ampia gamma di opportunità che costituiscono il progetto 'GiovaniSì' della Regione".