La produzione di ortofrutta in Italia vale 13,5 miliardi
Incide per il 26% sul totale dell’agricoltura. Cresce costo del lavoro
L’ortofrutta si conferma un settore labour intensive, con un valore della produzione superiore ai 13,5 miliardi di euro nel 2018 e un’incidenza del 26% sul totale dell’agricoltura nazionale. In Italia ci sono oltre 230 mila aziende produttrici di frutta e poco più di 110 mila aziende orticole, per un’estensione totale di 893 mila ettari pari al 7% della superficie agricola utilizzata nazionale.
Sono i nuovi numeri del settore diffusi da Nomisma, in occasione dell’Assemblea annuale di Italia Ortofrutta Unione Nazionale, a Bologna presso FICO Eataly World, a cui ha partecipato anche il presidente Cia Emilia-Romagna Cristiano Fini.
Tema dei lavori il fattore lavoro come elemento di competitività del comparto. Dai dati Nomisma emerge, infatti, come il costo del personale sia l’elemento che maggiormente incide sul valore aggiunto delle aziende ortofrutticole italiane. Nel triennio 2015-17, il costo della manodopera ha inciso per il 59% sul valore aggiunto dell’attività contro un’incidenza del 50% nel settore vinicolo.
Nello stesso triennio, il costo del personale ha registrato un rialzo più forte del trend di crescita dei ricavi e del trend dello stesso valore aggiunto. Ciò pone serissime difficoltà, anche nei confronti della concorrenza internazionale: con la Spagna, primo competitor europeo e primo Paese esportatore di ortofrutta verso l’Italia, che paga un salario medio orario a chi lavora in campagna pari a circa la metà del salario pagato in Italia. Mentre lo stesso valore in Marocco è inferiore di dieci volte a quello italiano.