20 Maggio 2010

La Cia di Taranto interviene sul Consorzio di Bonifica Stornara e Tara

Condividi



La Cia di Taranto, in riferimento all'articolo apparso sulla stampa a firma del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, precisa che per difendere gli interessi degli agricoltori e dei propri iscritti, l'organizzazione è stata sempre presente a tutte le riunioni indette dal Consorzio Stornara e Tara con i suoi massimi dirigenti.
Infatti. a questi incontri ha partecipato il vicepresidente provinciale Francesco Passeri e non un semplice "incaricato" cosi come espresso dal commissario regionale Latorre.
In ogni caso la Cia di Taranto afferma con forza che l'unica cosa che interessa in questo momento é che si dia subito l'acqua agli agricoltori per salvare l'annata agraria e le produzioni in atto,con la certezza sul prezzo da pagare onde evitare sorprese.
A tal proposito bisogna eliminare dal contratto la clausola salvo conguaglio,così come la Cia ha affermato nel verbale della consulta consortile del mese di aprile.
Il Consorzio, insieme alla Regione Puglia, deve dire agli agricoltori con chiarezza qual è il canone da pagare mettendolo per iscritto e non solo facendo proclami, la mancanza di certezze determina una continua riduzione delle prenotazioni irrigue man mano che passano gli anni.
La Cia, insieme agli agricoltori, deciderà il da farsi, perché se il prezzo dell'acqua sarà di euro 1200 per ettaro, data la già gravissima situazione di crisi, a molte aziende non converrà irrigare con costi così alti e pertanto ciò non farà altro che contribuire ad aggravare ulteriormente la situazione economica della nostra provincia.
Le aziende agricole sono alle prese con un momento difficile, in quanto devono fronteggiare un notevole aumento dei costi di produzione a fronte di una drastica riduzione dei redditi nel corso degli anni. Persistendo questo stato di cose, molto probabilmente determinerà grave ripercussioni sul piano occupazionale.
Peraltro, il costo di euro 1200 per ettaro non è da ascrivere soltanto al danno ambientale da risarcire alla Basilicata, bensì all'elevato costo di gestione, compreso il compenso del commissario consortile regionale.
Il Consorzio Stornara e Tara -sottolinea la Cia di Taranto- è amministrato da un commissario regionale ormai da oltre cinque anni, pertanto, al fine della riduzione dei costi di gestione, sarebbe auspicabile approvare la legge regionale per il riordino dei consorzi stessi, con la formulazione di un piano di contribuenza che determini un costo-benefici per chi usufruisce del servizio, poiché in mancanza di normative certe intendiamo mettere in discussione la riscossione dei ruoli già maturati.