14 Giugno 2007
La Cia di Bari propone interventi straordinari per la tutela del territorio
Si è svolta nei giorni scorsi ad Altamura un'affollata Assemblea di agricoltori circa l'urgenza di interventi straordinari per la tutela del territorio colpito sempre più da eventi alluvionali che provocano danni alle colture e rischi per la pubblica incolumità.
All'Assemblea, introdotta dal vicepresidente provinciale Giuseppe Creanza, sono intervenuti il vicepresidente vicario della Cia di Bari Giuseppe Marcario, il presidente regionale della Cia Puglia Antonio Barile, il consigliere regionale Michele Ventricelli ed il presidente del Consiglio della Regione Puglia Pietro Pepe.
Creanza ha aperto i lavori facendo un'analisi della situazione in cui versa il territorio della provincia di Bari e dell'area della murgia barese.Le piogge alluvionali e la ormai cronica assenza di interventi di manutenzione da parte del Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia", commissariato da circa dicei anni, nel tempo hanno creato gravi problemi sul territorio.
Ha fatto riferimento ad una serie di aree a rischio, come i canali di bonifica nella zona Iesce, Marinella, Padula la Scenga, Cecalupo nella zona di Altamura che versano in condizioni ormai disastrose. In una situazione particolarmente rovinosa versa il canale Le Blè in agro di Gravina in Puglia per il quale è stato chiesto un intervento straordinario per la sistemazione dell'area.
A causa delle piogge torrenziali le acque defluiscono nelle canalizzazioni dai terreni a monte e ristagnano e decantano a valle riducendo sempre più le sezioni dei canali, consentendo alle acque piovane di trasbordare, inondando i terreni e provocando gravi danni alle produzioni con conseguenti perdite di reddito per gli agricoltori. Le strade adiacenti vengono completamente coperte di fango creando gravi rischi per la pubblica incolumità.
Urge, pertanto, ha concluso Creanza, un intervento straordinario per il ripristino dei luoghi di cui dovrà necessariamente farsi carico la regione.
Giuseppe Marcario, oltre a richiamare la situazione di grave difficoltà sul territorio, ha confermato l'esigenza già manifestata in passato dalla Cia circa l'urgenza di una legge di riforma dei consorzi di bonifica che punti innanzi tutto a non far gravare la massa debitoria sugli agricoltori. Nei piani di classifica devono essere inseriti quei territori che effettivamente usufruiscono di servizi reali e deve essere garantito l'autogoverno.
Il consigliere regionale Michele Ventricelli ha colto con favore lo spirito dell'iniziativa dicendosi pronto a sostenere la richiesta di intervento sul canale le Blè. La legge di riforma dei Consorzi di Bonifica ha detto Ventricelli è un'esigenza assoluta del mondo agricolo e non solo, ma è soprattutto un impegno del centro sinistra pugliese che deve dare i segnali di cambiamento tanto attesi dagli utenti.
Il presidente della Cia Puglia Antonio Barile ha fatto riferimento alla reale esigenza di un forte intervento alla contrada Le Blè in agro di Gravina in Puglia. Barile ha continuato dicendo che la Cia è stata protagonista in passato e lo sarà anche in futuro per la riforma dei Consorzi di Bonifica. La riforma è stata più volte sollecitata negli anni scorsi al governo Fitto ed altro e tanto insistentemente la chiede all'attuale governo. Le nostre proposte puntano innanzi tutto a non far gravare i debiti sugli agricoltori. La Cia chiede che la delimitazione dei consorzi segua l'idrografia del territorio e che i costi a carico degli agricoltori siano proporzionati a benefici ed ai servizi effettivamente resi.
I Consorzi di bonifica -ha concluso il Presidente Barile- devono ritornare ad essere strumenti di effettivo autogoverno degli agricoltori per la gestione della bonifica e dei servizi irrigui e acquedottistici. Non si può e non si deve classificare di bonifica l'intero territorio della Puglia.
Ha concluso l'incontro il presidente del consiglio della regione Puglia Pietro Pepe, il quale si è dimostrato sensibile alle istanze della confederazione e ha confermato l'impegno dell'intero consiglio regionale per l'approvazione di una legge di riforma dei consorzi di bonifica che sia la più condivisa possibile. Per tale motivo la commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale sta ascoltando le organizzazioni agricole.