Istat su agosto 2020. Nel commercio al dettaglio l'indice aumenta da 86,7 a 94,0
A quattro mesi dalla fine del lockdown per l'emergenza Covid-19, c'è più ottimismo tra i consumatori e le imprese italiane. Ad agosto 2020, rende noto l'Istat, si stima, infatti, un aumento sia del clima di fiducia dei consumatori (da 100,1 a 100,8) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese che sale da 77,0 a 80,8. In particolare, emergono come migliorate le aspettative su economia (da 85,9 a 90,1) e disoccupazione. Anche il clima corrente e futuro migliorano passando, rispettivamente, da 97,3 a 98,1 e da 104,3 a 105,3; solo la componente personale diminuisce lievemente (da 105,2 a 104,9).
Con riferimento alle imprese, le stime evidenziano un aumento della fiducia diffuso a tutti i settori seppur con intensità diverse. Per il comparto dei servizi, si evidenzia una dinamica positiva decisamente più marcata: nei servizi di mercato l’indice sale da 66,0 a 74,7 e nel commercio al dettaglio aumenta da 86,7 a 94,0. Nell’industria, invece, l’indice di fiducia del settore manifatturiero sale da 85,3 a 86,1 e nelle costruzioni aumenta da 129,7 a 132,6.
Nei servizi di mercato migliorano sia i giudizi sugli ordini, sia quelli sull’andamento degli affari. Si registra, tuttavia, un peggioramento delle attese sugli ordini. Nel commercio al dettaglio migliorano tutte le componenti dell’indice. A livello di circuito distributivo, la fiducia aumenta marcatamente nella grande distribuzione, mentre nella distribuzione tradizionale l’incremento è più contenuto
“Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il terzo mese consecutivo -spiega l'Istat-. Sebbene in recupero in tutti i settori, gli indicatori del clima di fiducia delle imprese rimangono ancora distanti dai livelli precedenti l’emergenza sanitaria, in particolare nei servizi di mercato. L’indice di fiducia dei consumatori è in aumento dopo il lieve deterioramento registrato nel mese di luglio 2020. La crescita è trainata dal deciso miglioramento delle aspettative sulla situazione economica del Paese e sulla disoccupazione”.
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