20 Maggio 2014

Industria: il crollo dei consumi pesa sull'alimentare, effetti su fatturato (-4,3%) e produzione (-0,7%)

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Il calo dei consumi domestici pesa sull'industria alimentare, con conseguenze dirette sul fatturato del settore che a marzo crolla del 4,3 per cento tendenziale. D'altra parte con la crisi, la riduzione del potere d'acquisto e le scadenze fiscali in arrivo, oggi un italiano su due compra solo l'essenziale, "tagliando" sprechi ma anche "sfizi" per la tavola nell'85 per cento dei casi. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati Istat.
Nel primo bimestre dell'anno la produzione dell'industria alimentare ha già perso lo 0,7 per cento, proprio per effetto della flessione della domanda interna -osserva la Cia-. Nello stesso periodo, infatti, i consumi alimentari delle famiglie italiane si sono ridotti dell'1 per cento in quantità, mentre la spesa è scesa del 2,3 per cento.
Un trend che segue la dinamica negativa già registrata nel 2013, quando per cibo e bevande sono stati spesi "solo" 114 miliardi e 297 milioni di euro, vale a dire 3,6 miliardi di meno rispetto all'anno precedente (-3,1 per cento).
Per questo non si può aspettare ancora: il governo deve prendere al più presto misure strutturali a sostegno dei redditi delle famiglie -conclude la Cia- perché senza ripresa dei consumi domestici non ci può essere ripresa per le imprese, in primis quelle alimentari, e per tutta l'economia.