30 Maggio 2011

In piazza i pensionati Cia di Padova. Incontro con il prefetto

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"Over 65", con una pensione che supera a malapena i 450 euro mensili, e la voglia di una vita dignitosa: sono queste le caratteristiche che accomunano i pensionati della Confederazione italiana agricoltori (Cia) che hanno manifestato, con in sit-in, davanti alla sede della Prefettura di Padova, in piazza Antenore, prima di incontrare il prefetto, Ennio Mario Sodano, per chiedere di intercedere presso il Governo e portare all'attenzione della politica nazionale le loro istanze.
La crisi e l'inflazione hanno contribuito a rendere ancora più precarie le condizioni di vita delle fasce più deboli della società, e le ultime disposizioni in materia di previdenza stanno mettendo a dura prova la serenità dei pensionati, come ha spiegato il direttore provinciale del Patronato Inac, Massimo Lazzarin: "Alle difficoltà nell'arrivare alla fine del mese si aggiungono altri problemi: molti anziani utilizzano il sostegno delle badanti, e da un mese a questa parte corre per loro l'obbligo di dotarsi, attraverso l'INPS, di un numero pin per potersi far carico di ogni comunicazione in merito alle assunzioni, o di servirsi del consulente del lavoro, a pagamento. Non è più possibile, per questi pensionati, ricorrere ai patronati e alle associazioni. Questo è un provvedimento che va contro questa fascia di popolazione, meno incline all'uso delle nuove tecnologie e già impegnata a superare ben altro tipo di ostacoli".
L'Associazione pensionati della Cia di Padova, tramite il suo presidente, Bruno Rettore, ha chiesto al prefetto, mostratosi ampiamente disponibile, di farsi portavoce di numerose proposte: "Vogliamo la detassazione delle pensioni più basse, il ripristino della doppia indicizzazione delle pensioni, la creazione di strutture residenziali e un sistema sanitario in grado di far fronte alle nostre esigenze".