24 Maggio 2004
Imprenditoria femminile in agricoltura: gli incontri dell'Onilfa in Marocco
Sicuramente mai una delegazione così larga di dirigenti agricole, in rappresentanza dell'Onilfa (Osservatorio nazionale per l'imprenditoria e il lavoro femminile in agricoltura ), si era recata in Marocco, dal 15 al 20 maggio scorsi, per conoscere e far conoscere i problemi delle agricoltrici e, contemporaneamente, verificare le possibilità di scambi professionali, culturali, economici, fra la realtà femminile sempre agricola dei due paesi del Mediterraneo.
Una novità per il Marocco e probabilmente la ragione che ha portato le venti dirigenti agricole italiane del ministero delle Politiche agricole, delle organizzazioni Cia, Coldiretti, Confagricoltura a poter partecipare ad incontri organizzati al massimo livello di rappresentanza di Governo e non solo. La delegazione era guidata da Veronica Navarra, presidente dell'Onilfa, delegata dal ministro dell'Agricoltura , e di essa facevano parte, per la Cia, Paola Ortensi, presidente nazionale di "Donne in Campo", Anna Maria Dini, presidente di "Donne in Campo" della Toscana e Laura Brida, responsabile di "Donne in Campo" di Latina. La delegazione ha potuto, infatti, ricevere il benvenuto e scambiare poi le reciproche opinioni con il presidente del Parlamento, con il ministro dell'Agricoltura, con il ministro dell'Educazione e Formazione, con una rappresentanza delle elette del Parlamento del Marocco, con i dirigenti del ministero del Turismo, con i dirigenti della Camera di Commercio, con il presidente della locale Confindustria, a cui fa capo una forte associazione d'imprenditrici (Afem), la cui presidente ha dato il suo attivo contributo all'incontro.
La ricchezza e ampiezza degli incontri che hanno avuto il punto di maggior approfondimento e di ipotesi progettuali nel convegno-tavola rotonda che ha occupato tutto il pomeriggio del 19 maggio presso un centro di ricerca del ministero dell'agricoltura, hanno lasciate aperte e da sviluppare molte ipotesi di possibili piccoli e grandi impegni comuni. Come sempre, oggi quello a cui ci si trova di fronte è l'impegno a continuare il lavoro e trasformare le idee e le suggestioni ricevute in progetti concreti e di reciproca utilità, pur nella consapevole differenza di protagonismo che distingue le imprenditrici agricole italiane e le donne marocchine impegnate nel lavoro agricolo.
Un terreno di scambio culturale e di conoscenza che può permettere di darsi obiettivi di reciproca utilità, che è la condizione annunciata di ogni insuccesso. La delegazione, dunque, è andata in Marocco con tante curiosità e voglia di conoscere. Al ritorno ha portato con sè l'esigenza di conoscere di più, la voglia di farlo e l'urgenza di riflettere su di un paese in cui le donne delle campagne sono sicuramente assai più deboli e meno attrezzate di quelle italiane. Ancora una volta, quindi, sarà il "viaggio " nella conoscenza che potrà portare a buoni progetti per un vantaggio reciproco.
Nello specifico, un'ambizione guida le donne dell'Onilfa : lavorare, cominciando dal Marocco, per tessere una rete forte e solidale fra le agricoltrici e le donne rurali del Mediterraneo. Insomma, dare un importante contributo costruttivo e di quiete ad un mare spesso nella storia anche di oggi percorso da troppe tempeste.