Il vicepresidente di Cia Taranto a capo dell'Azienda speciale Subfor
"L'Azienda speciale Subfor rappresenta una leva importante nel processo di internazionalizzazione del sistema imprenditoriale e siamo lieti che a guidarla sia stato chiamato il nostro vicepresidente provinciale, proprio quando insieme alle altre organizzazioni abbiamo avviato sul territorio un percorso condiviso e stiamo studiando una comune strategia per il posizionamento delle imprese sui mercati esteri". Il direttore provinciale della Cia di Taranto, Vito Rubino, esprime viva soddisfazione a nome di tutta la Confederazione pugliese per la nomina di Pietro De Padova a presidente del Consiglio di amministrazione dell'Azienda speciale Subfor della Camera di Commercio di Taranto, struttura che si occupa principalmente della promozione del territorio e delle sue produzioni tipiche.
Pietro De Padova, 41 anni, oltre a ricoprire l'incarico di vicepresidente della Cia di Taranto, è presidente della Cia di Avetrana e componente regionale del Gie olivicolo della Cia pugliese. Fa parte, inoltre, del direttivo nazionale dell'Aiel, l'Associazione italiana energie agroforestali ed è componente del Consiglio di amministrazione del GAL Terre del Primitivo. La Giunta dell'ente camerale lo ha scelto, come stabilito dallo statuto dell'Azienda Speciale, tra i componenti del Consiglio camerale. "La sua esperienza e il suo know-how saranno preziosi anche in materia di commercializzazione di olio - prosegue Rubino - tema oggi particolarmente importante e delicato".
All'Azienda speciale Subfor è delegata l'attuazione dei programmi di promozione territoriale della Camera di commercio di Taranto.
Sarà una presidenza nel segno della continuità: "La Subfor di Taranto è una bomboniera, un'azienda che ha sempre lavorato bene. I miei predecessori hanno gestito al meglio la struttura -osserva Pietro De Padova illustrando i futuri obiettivi che ha già discusso per grandi linee con il segretario generale della Camera di Commercio-. Porteremo avanti quello che è stato avviato fino ad oggi, valorizzeremo al meglio e quanto più possibile il territorio e le produzioni agroalimentari, cercando di catalizzare i finanziamenti e rivestire un ruolo strategico di coordinamento sul territorio. Ci proporremo come una struttura di raccordo per ottimizzare i finanziamenti del Gal, dei Distretti, della Provincia e dei singoli Comuni. Puntiamo a centrare insieme un obiettivo -conclude il presidente De Padova- a realizzare un progetto promosso da un Gruppo di Azione Locale, per esempio, unendo le forze e facendole convergere su quell'idea senza inutili doppioni e, soprattutto, senza disperdere risorse".